Era il pomeriggio del 27 Agosto 1991 quando, a Seattle, per la prima volta una radio mandò in onda “l’ambigua sequenza disarmonica” di un riff di chitarra che in poche settimane sarebbe diventato un successo planetario, lanciando il disagio esistenziale di un gruppo di ragazzi, ma, soprattutto, del loro chitarrista e lead vocalist.
Load up on guns, bring your friends / It’s fun to lose and to pretend / She’s overboard and self-assured / Oh, no, I know a dirty word.
Un testo quasi impossibile da comprendere, sia per la voce gutturale e distorta del cantante, sia per l’assoluto non-senso delle parole. Nel video, girato in una semioscurità, nella nebbia all’interno di una palestra, accompagnato da balli di alcune cheerleaders con il simbolo dell’A anarchica sulla divisa, il cantante coperto dai capelli e illuminato da un faro, prosegue con una strofa ossessiva.
Hello, Hello, Hello, How Low / Hello, Hello, Hello, How Low / Hello, Hello, Hello, How Low.
Il cantante, 3 anni dopo, il 5 Aprile 1994, si mise un fucile in bocca facendosi esplodere il cervello. Era Kurt Cobain. Erano i Nirvana.
Dieci anni dopo mi son messo in macchina e ho attraversato la Penisola Arabica, continuando ossessivamente ad ascoltare la stessa musica per ore, e scattando queste immagini …