Quando uno è innamorato, è chiaro, compie una serie di azioni a bassa razionalità: questa è la traduzione più morbida che posso trovare al realistico “si rincoglionisce”. Il risultato? Il risultato è che mi trovo tra i coglioni un pesce rosso.
La Cami, che a suo credito sta macinando esami a Lettere Moderne peggio di quanti paesi ad alto rischio collezioni io e quindi mi riesce difficile muoverle contestazioni, ha regalato ad un suo (ex)moroso un pesce rosso e solo un non-disclosure agreement mi impedisce di condividere il fatto l’abbia anche chiamato con un’accurata traslitterazione del suo nome. Bad move, big mistake, come quello che ho visto a Sydney cancellarsi un tatuaggio fatto con lettere di 12cm “I LOVE MANDY”: non si regalano mai beni semi-durevoli animati. Meglio un orologio di Bulgari, un quadrifoglio rinsecchito, un pashmina, cazzo!
“The story is over” e, il pirla ex-moroso si è sentito in dovere di restituirle il cazzo di pesce rosso, “perché il suo nome gliela ricordava e non poteva far altro che soffrirne”. Prossima volta, se la Cami non lo battezza “Berlusca” la piglio a calci nel sedere.
Adesso ho un pesce rosso in casa. In cucina. Cazzo. Son partito per l’Asia a e ho detto “Deve sparire”, me lo son ritrovato ancora all’atterraggio.
Beria (il mio pastore tedesco, di chiara fede comunista) mi guarda perplessa, sollevando lo sguardo dalla lettura delle opere di Karl Marx nella sua edizione commentata da Engels, “Uno spettro si aggira per le corti d’Europa, è lo spettro del Pesce Rosso” mi dice ridendo anche con le orecchie e facendo sobbalzare la coda. Ovvio che l’abbia minacciata di una sveglia alle 4:15am per le prossime due settimane per zittire il suo tracotante sarcasmo, e lei se n’è andata in camera a leggere borbottando “Cani di tutto il mondo, unitevi“.
Pare il pesce rosso abbia una memoria di 3 secondi: “cazzo, allora è un parlamentare Italiano” ho detto! Questo però comunque mi impedisce di utilizzare soluzioni stile “Nemo” e abbandonarlo al suo destino in un qualsiasi rigagnolo. Il negozio non se lo riprende indietro. Stasera ho cominciato a far girare la voce in ufficio che sarei molto più sereno e meno incazzoso se qualcuno me lo adottasse e pare che stiano facendo una colletta per spedirlo in prima classe nell’acquario di San Diego pur di evitare che io sia ancora più umorale del solito.
C’è qualcuno che vuole un pesce rosso?
Foto? un paio di settimane fa, a Little India, non proprio un pesce rosso ….
Nessuno con figli a cui regalarlo?
Abbiamo fatto praticamente un censimento: nessuno lo vuole ….
E restituirlo all’ex dicendogli che avete scoperto che quel pesce e maschio e quindi lo avete ribattezzato con il suo nome e Cami non se la sente di tenerselo…
G-e-n-i-a-l-e 🙂 si sentissero, mentre dopo l’epifania del pesce si son chiuse le comunicazioni 🙂
sorry
Annuncio dal verduraio, salumiere, fornaio “Causa trasloco regalo pesce rosso con boccia annessa”?
“pesce rosso, perfettamente bilingue e con referenze, offresi per collaborazioni domestiche. Boccia-munito.”
Ma la Cami cosa dice?
No-worries Dad, stai sereno: a qualcuno lo piazziamo di sicuro. E lo ripete ormai da tre settimane. 🙂
So Dad, stai sereno! Allungagli un po’ di gamberetti ogni tanto e vedrai che ti sarà riconoscente 😀
Dad non è sereno per un casssss …. 🙂
😀
Non guardare me! Un altro essere vivente da accudire? No grazie 🙂
Lasciarlo davanti ai gradini di un negozio di animali nottetempo con un bigliettino (mi chiamo XY, la mia famiglia non pò più occuparsi di me) e una scorta di mangime?
🙂
Sto lavorando su un’adozione a distanza, seguita da un DHL espresso … poi ti dico 🙂
Situazione difficile. Non avevo mai sentito di “pesci tra le palle”.
🙂
Ahhhhh e quel meraviglioso laghetto del parco Snam (?) o quella meravigliosa vaschetta all’ingresso del primo palazzo uffici? Oppure, cosa ne penserebbe la tua amica di Genova.. di aggiungere delle triglie nella frittura di pesce? :o))))))
🙂
Mmmmm … leggo su Wiki che il sapore del pesce rosso è disgustoso: e poi sarebbe un crudele crimine … per le triglie, ovvio!
Certo che se fossi un tuo collaboratore, a costo di sembrare un leccaculo, mi sarei offerto e sacrificato sull’altare della sopravvivenza, per non sentirti mugugnare più.
Poi, poco importa se a casa avrei messo a scaldare il wok e preparato una tempura di verdure con vino bianco, per accompagnarlo degnamente verso il suo ineluttabile destino.
Se invece hai voglia di vedere una scena un po’ più splatter, ti suggerisco di liberarlo nello stagno disegnato da Oscar Niemeyer a Segrate e come diceva Jannacci: vedere di nascosto l’effetto che fa.
Se vuoi, spediscilo a me… o molti coinquilini felini che lo aspettano a zampe aperte!
sei sempre mitico, Bro! 🙂
accipicchia…. ho molti! oggi 2 di incoraggiamento in italiano!
Caspita, ma neanche i pesci rossi son più quelli di una volta! Ai miei tempi, tornavi a casa dalle giostre col pesciolino conquistato, e potevi contare sul fatto che sarebbe morto in tempi brevi…
Per quel che riguarda la sua custodia, mi dispiace, ma non ti posso aiutare. In casa non ho neanche una piantina: la mia pazienza nel prendermi cura va prevalentemente agli esseri umani. Meglio se adulti. Oltre, scattano gli istinti omicidi 😉
Ma è un pesce Freudiano, credimi ….
Ma io sono junghiana! 😉
Ecco, hai l’occasione di un sereno scambio di vedute e scommetto lo lascerai ammutolito: dialettica perfetta!
😉
Per esperienza: i pesci rossi in boccia vivono pochissimo…
per sfiga: questo mi sopravviverà … l’ho già chiamato Matusalemme, vedi tu 😦
Sono piegata in due dal ridere…quando sono arrivata allo Spettro del Pesce Rosso non ho saputo più trattenermi!
Ma insomma, come animale domestico direi che è discreto e silenzioso, Mau, porta pazienza.
E soprattutto evita di farlo finire in padella insieme alle acciughe, sarebbe una fine incresciosa.
Vado.
Sto continuando a ridere 😀
Fine incresciosa per le acciughe, ovvio. Senti, tu non è che vuoi un pesce rosso per caso?
Mi ci vedi a girar per caruggi con la boccia al seguito?
Si, ti darebbe un’aria molto intellettuale e dandy … perfetta direi, poi il pesce rosso va con tutto, veste facile 🙂
Con la macaia di certi giorni d’estate rischiamo di farlo boliito 😦 Non vorrei mai…
Povero pesce rosso… Ma tienilo tanto vivono pochissimo, tranne il tuo ovviamente. ah ah ah
Visto che la memoria breve anzitutto cambiagli il nome, tra 3 secondi gli piacerà..
🙂
Si, gli metto addosso anche dei campanacci e una maschera e gli faccio credere di essere un mamuthones … il problema è sul canto che non lo vedo dotato.
Magari è bravissimo ma non ricorda il testo..
E poi i Mamuthones non cantano 🙂
Lo prenderei volentieri io, visto che nel giro di 3 mesi me ne sono morti 2 (Pollo e Las Vegas…sì, li ho chiamati così, e allora?). Il fatto è che poi non saprei come fargli superare la sindrome da abbandono… sarebbe un pesce molto triste e potrebbe danneggiare l’equilibrio psico-fisico di Gipsy, Sabbath e Grissom (gli altri 3 pesci).
Venduto!!! Poi ci si sente via mail ….
Doh!!! Proprio così?! Ti deve proprio star antipatico quel pesciolino…