Era previsto sarebbe stata una settimana pesa, ma stavolta ho peccato di ottimismo prossimo alla comicità: siamo solo a mercoledì sera e ho vaghi ricordi di cosa abbia fatto (professionalmente) negli ultimi tre giorni. Per quanto attiene alla sfera dl privato invece ho chiarissime tracce: il nulla più totale e assoluto, facendo anche preoccupare qualche santa anima lettrice che si è premurata di verificare se fossi ancora in vita (grazie, appreciated).

Giovedì sarà peggio. Venerdì peggissimo. Per fortuna che il weekend arriva dopo altrimenti avrei dovuto coniare dopo il superlativo, il superlativo assoluto, l’assolutissimo e il molto assolutissimo cazzuto. Vediamo comunque, in ordine molto sparso, di darvi un aggiornamento.

Il pesce rosso è sparito. Il moto di solidarietà popolare che si era scatenato (vedi questo post) per adottare la carpa trotzkista che mi ero ritrovato in casa grazie alle scapestrate idee della Cami, ha creato una pressione politica internazionale tale che, al mio ritorno da Genova nel pomeriggio di sabato, pesce, mini-acquario e mangimi vari erano scomparsi. La figlia, interrogata sull’argomento, ha sostenuto che in cambio di aver passato tutti gli appunti di Italiano ha ottenuto che una sua compagna di Università se lo prendesse. Sembra una cessione di ostaggi, ma non indago: problema risolto.

Beria (il mio pastore tedesco appassionato di politica, storia e blues) sta seguendo con attenzione e forte timore lo sviluppo della Guerra Civile in IRAQ: erano mesi che leggevamo del rafforzamento organizzativo di ISIL (Islamic State in Iraq and the Levant) ed entrambi discutevamo della folle miopia del Governo Shita di Bagdad, vedendo questo gruppo di fazioni diventare un vero esercito e organizzare una capacità di founding vicina ai US$5 milioni al giorno, abbastanza per cominciare una jihad che sta cambiando gli equilibri del Medio Oriente, andandosi a fondere con il dramma Siriano.

Il mio allenamento quotidiano continua, con alterne vicende invece sul programma di dieta che viene disatteso con una regolarità pari al periodo del pendolo Galileiano: tutti i giorni, a tutti i pasti. Sto diventando sempre più simile ad un cage fighter nel fisico, ma non perdo più manco un grammo. Adesso invece di sedermi sul vogatore e di remare per le fasi “cardio” alternate ai pesi, me lo metto in spalla e faccio su e giù per cinque piani di scale mentre bestemmio sull’aria di “Casta Diva”.

La condanna dei giornalisti di Al Jazeera al Cairo è una bella porcata di censura di regime, fomentata dagli attriti dell’Egitto con il Qatar, ma comunque sia non si può giustificare, a riconoscimento del diritto di informazione, della libertà e indipendenza della cronaca dal controllo politico.

Foto? Pensando alla TV che 1996 trasmette da Doha, sono andato a recuperare qualche scatto fatto in Qatar nel 2007 e 2008. Peccato non abbia in linea quelli del 2002, ma devono essere su qualche tetrabite in cantina insieme alla mia privacy …

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It's been over 50 years that I travel across the word (and the 7 seas), on business or vacation, always carrying with me a Leica M camera. I started keeping this kind of journal a while ago. Even if sometime I disappear for ages, I'm then coming back with semi-regular updates: publishing is a kind of mirroring of my state and emotions, and you need to take it as it is. All published photos are mine.

12 Comment on “Era previsto

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