Nella nebbia che avvolgeva la stazione della Metropolitana ho immediatamente riconosciuto il basco del Comandante Piero, rimpianta guida delle Brigate Yolanda, che si è battuto accanitamente contro la Merlin e per il trionfo del salume insaccato contro la tirannia apostata che non ne riconosce la superiorità alimentare.

La missione di oggi ci ha portato tra le nebbie della Bassa, a Castelletto Piacentino, per prendere una preziosa galatina di cappone che il Maestro di Salumi, al secolo Ambrogio Saronni ci ha preparato. Capace norcino, di tradizione ormai quasi secolare, l’Ambrogio prepara la galatina disossando accuratamente il cappone, e unendo carni di vitello e prosciutto cotto con pistacchi e tartufi: il tutto viene poi tenuto assieme dalla pelle del gallo castrato, messo a sobbollire per ore e lasciato raffreddare sotto pesi che ne eliminano l’acqua in eccesso.

Un roba che porta all’orgasmo alimentare.

Il percorso di andata, visto un incidente sull’autostrada, ci ha visto tagliare tra le strade delle nebbie perenni, con il fido Navigon che mi faceva da guida virtuale a capire dove ci fossero le curve, visto che non si vedere una beata fava: la discreta pronuncia inglese di posti come Maleo e Poggibonsi ha riscosso la velata critica del Piero, purista dell’italiano, soprattutto di quello masticato e bevuto.

L’Ambrogio ha delle mani più grosse delle mie, e penso abbatta i capi per il macello con delle semplici sberle.

Ha mondato il crimine di non aver più salami stagionati (“E van via che non si vedono!” è stato il suo commento), aprendo una bottiglia di Gotturnio per farci confermare la qualità della galantina e di un altro fresco che grugniva ancora. È stata la fine dei miei propositi di moderazione, dopo solo poche ore dalla solenne promessa di astensione da cibo e da vino.

Foto? Ho scattato poche immagini sulla pellicola, e qualche cosa con l’iPhone per il contesto …

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It's been almost 50 years that I travel across the word (and the 7 seas), on business or vacation, but always carrying with me a Leica camera. I started keeping this kind of journal a while ago. Even if sometime I disappear for ages, I'm then coming back with semi-regular updates: publishing is a kind of mirroring of my state and emotions, and you need to take it as it is. All published photos are mine.

6 Comment on “Hasta siempre Comandante Cotecchino

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