Si, sono a Casablanca e non posso fare a meno di citare la battuta che Ilsa Lund (Ingrid Bergman) dice a Sam (il pianista interpretato da Dooley Wilson che in realtà era un batterista e per tutte le riprese faceva semplicemente finta di suonare la tastiera):
Ilsa: Play it once, Sam. For old times’ sake.
Sam: [mentendo] I don’t know what you mean, Miss Ilsa.
Ilsa: Play it, Sam. Play “As Time Goes By.”
Sam: [mentendo] Oh, I can’t remember it, Miss Ilsa. I’m a little rusty on it.
Ilsa: I’ll hum it for you. Da-dy-da-dy-da-dum, da-dy-da-dee-da-dum…
[Sam comincia a suonare]
Ilsa: Sing it, Sam.
Sam: [cantando] You must remember this / A kiss is still a kiss / A sigh is just a sigh / The fundamental things apply / As time goes by. / And when two lovers woo, / They still say, “I love you” / On that you can rely / No matter what the future brings-…
Rick: [accorrendo] Sam, I thought I told you never to play-…
[Vede Ilsa. Sam chiude il piano e si allontana]
Atterrato dopo un volo di quasi 11 ore (grazie a un “aborted take-off” iniziale che mi ha aggiunto 2 ore di ritardo alla tratta), seguito da una coda di 1 ora all’immigration con la preghiera di non usarmi l’ultima pagina libera del passaporto che mi serve per un’altro visto la prossima settimana, non ho potuto fare altro che ordinarmi una birra una volta finita la riunione.
Nei primi del ‘900 fu creata la Société des Brasseries du Maroc, che produce ancora una gran buona lager, ovvio, la Casablanca. Birra Gloria Mundi, che altro dire!
Foto? non un gran che: la strada tornando in albergo dall’ufficio, ieri sera, e una vista dal lunch di oggi …
Si, certo, ovvio che ve lo faccio vedere quello spezzone di film …