Appena ha sentito l’odore del paraurti ha reagito con una serie di giaculatorie.
“You make too much drama” ha risposto il tassista al pedone che stava attraversando la strada mentre parlava animatamente al telefono e, non si accorgeva delle macchine che lo stavano falciando.
“My friend, I’m not in a hurry. Slow down you f***ing car: you can then easily kill yourself when you are alone after dropping me off“, gli suggerisco per stimolarlo a una guida più sicura che mi permetta di svitare le unghie dal cruscotto.
“You make too much drama, boss” mi risponde, e capisco che questo è il suo mantra. Mi rassegno al mio destino e viaggio in uno spazio-tempo affollato di altre astronavi a 8 cilindri che vengono sfiorate con cambi di corsia ad angolo retto in violazione dei principi di dinamica e inerzia.
Il taxi mi sta riportando indietro verso casa, dopo aver passato un paio d’ore all’ultima giornata del Qasr al Hosn Festival, dove per una decina di giorni viene promossa la cultura e le tradizioni locali. La manifestazione prende il nome dal Forte, più antica struttura in pietra di Abu Dhabi, costruito nel 1761 a difesa dell’unico pozzo di acqua dolce, divenne anche la residenza dello sheik al governo dell’isola.
Qualche scatto di questo pomeriggio …
Belle foto. Ma non è un po’ rischioso fotografare le donne?
Nell’estasi della celebrazione per il folclore locale si riesce a fotografare (quasi) tutto … E, come al solito, ho chiesto prima.