Sto dormendo in quello che una volta era il quartier generale della delegazione Cubana in Angola, nella parte “pavimentata” della città e difronte alla stazione marittima: di qui da una parte continua il lungomare, per arrivare a girare nella baia creata dall’Isla, dall’altro si arriva al porto, al polo logistico e più in fondo alla zona delle raffinerie.
Come è giusto che sia è la stagione delle piogge e l’Angola mi ha accolto con un volo da vomito durante tutto l’attraversamento dello spazio aereo della DRC (Democratic Republic of Congo) e poi nel percorso di avvicinamento a Luanda. Atterrato, esibito prima il libretto internazionale delle vaccinazioni con la conferma che mi son fatto inoculare i virus rielaborati necessari a cercare di non contagiarmi da queste parti, e poi il passaporto.
Questo (il mio passaporto) ha destato prima l’interesse e poi l’ilarità generale per l’uso praticamente totale di ogni spazio disponibile e solo dopo accurati studi di simulazione ci siamo accordati sui 3cm quadrati dove stampigliare l’inchiostro che certifichi io sia entrato nel paese legalmente: se c’è anche un timbro da fare in uscita e trovo uno tignoso son fottuto e rimango qui finché l’ambasciata mi rimanda un altro libretto.
Due giorni di lavoro: stamani mi son alzato che era ancora buio e poi ho scattato questa foto con l’phone …
Bonjour mon frère,
non voglio sapere perché sei finito in quella ridente località, che fa rimbiangere qualche girone dantesco, anche perché, come nella migliore tradizione, se dovessi saperlo, mi dovresti poi uccidere!
Voglio solo dirti: comportati bene, non parlare con gli sconosciuti e fai agli altri quello che loro vorrebbero fare a te, ma faglielo prima (12° comandamento di mio nonno partigiano).
Un abbrraccione
Fratello mio, la cosa strana è che dopo meno di 24 ore che son qui io mi senta quasi a casa: ieri sera cena all’Isla con un gran buon pesce e un bicchiere di vino portoghese, e poi 2 ore di giro per la città.
Forse sto diventando troppo di casa nei gironi danteschi …
ma qual era l’11° comandamento del nonno partigiano?
su questo ci sono pareri discordanti. la prima versione, che è anche la più classica: fatti i fatti tuoi (ndr usava sinonimi più consoni alla terra di Dante);
la seconda: il silenzio è d’oro; la terza e ultima: se qualcuno ti da del coglione, fregatene, se in due ti danno del coglione, pensaci, se in molti ti danno del coglione, rassegnati!
Bellissima foto. Non sembra Africa
Stazioni e porti sono strani residui solitamente di architettura coloniale: dai un’occhiata anche alla stazione di Maputo (Mozambique) che ho fotografato qualche anno fa … https://vitavissuta.wordpress.com/2013/05/24/here-comes-the-rain-again/
Non ho esperienza di porti, ma le stazioni sono certo posti particolari
Cazzo che scatto, bellissima luce e che profondità… attento che l’FBI potrebbe violare il tuo Iphone per fregartelo. 🙂
Adulatore: ho mangiato del pesce fantastico qui ieri sera, unico problema la massiccia dose d’aglio …
E per quello non ci sono vaccini che tengano.. eh eh eh
Ti colgo sul vivo …. Oggi a pranzo “sandwich di tonno”, e mi aspettavo il solito impasto frullato con maionese e altre schifezze a cancellare il sapore del dozzinale tonno in scatola: la sorpresa è stata quando hanno scaloppato una fettina sottile (1cm circa) di tonno crudo, l’hanno messo sulla piastra e poi appoggiato tra due fette di pane croccante. Servito con una buona senape.
Deve essere stata una bella sorpresa. Purtroppo quando leggiamo “tonno” ci immaginiamo la scatoletta e invece… oltre la latta c’è di più!
Il tonno fresco un un sapore unico ed è un peccato che non venga usato regolarmente in cucina.
🙂
Tuna For President! (che di sicuro è meglio di Trump, con il quale condividono la “pinna gialla).
ah ah ah E poi Trump sa più di squalo… perchè di sicuro non ha l’intelligenza del delfino…
Ti leggo da un po’ e non mi pare di ricordare un posto in cui ti sia trovato a disagio, o sbaglio? Fai in modo però che ci sia almeno 1cm quadrato di spazio sul passaporto… 😏
Bellissima foto.
Primula
Ormai ci ho fatto l’abitudine ai posti “particolari” ed è veramente difficile sentirmi a disagio, hai ragione.
Grazie per i complimenti alla foto, adulatrice!
Tutti meritati … 😉
ah, dimenticavo: ho studiato a fondo il passaporto e se sollevo l’angolo di uno dei visti che ho usato per entrare in Myanmar, c’è spazio per un altro timbro … geniale, no?
Altroché! Guarda se ne puoi sollevare qualcun altro per il futuro. 😉
Solo 4 cose, in ordine sparso: 1) la foto è fantastica, ma quel posto fa schifo. 2) sono serissimamente preoccupata per la tua salute mentale dal momento che dici di esserti ambientato perfettamente nel giro di poche ore. 3) Consolati, la tua aura d’aglio magari terrà lontano i malefici insetti (oltre che le benefiche fanciulle…). 4) il nonno di 2pillow è un mito.
1) adulatrice, e non si dice mai che “il posto fa schifo”, si dice che “non ha vocazione turistica”, 2) da quanto mi conosci pensi sul serio che io sia sano di mente? 3) l’aglio son 20 ore che sto tentando di digerirlo e per ora vince ancora lui, 4) anche 2pillow (al secolo Paolo) è un mito, credimi: è un fratello per me …
un abbraccio