Il “Coltello da Cuoco Chinese” (Chinese Chef’s Knife) è una sorta di mannaia: un corpo rettangolare in metallo, innestato su corto manico, solitamente rotondo, ma qui si fermano le similitudini.
Realizzato solitamente in acciaio temprato, è il classico strumento ulti-uso che è facile trovare nelle cucine in China, Viet Nam, Cambodia ma poi ha seguito i flussi delle migrazioni Asiatiche e oggi non c’è mercato o ristorante nell’Estremo Oriente dove non ne trovate uno. Sfiletta, affetta, taglia, macina, batte e raccoglie (usandolo come paletta) qualsiasi cosa sia o meno commestibile: dalle verdure al pesce, alla carne. Il manico viene anche usato come mestolo nel wok. Ho provato a usarlo nelle mie preparazione, e in effetti con un po’ di pratica si riesce a ottenere un po’ di tutto.
Stamani la Cami mi ha visto preparare un minestrone di verdure con un coltello da cuoco chinese, affacciandosi sulla porta della cucina, accompagnata da un Nyla un filo perplessa. “Tu giri troppo per il mondo, e quando vieni a casa cucini troppe verdure” è stato il commento sarcastico, mentre Nyla mi pareva interessata comunque al risultato finale.
Foto? Il Tekka Center a Singapore (fermata della metro Little India), fotografato su una Kodak TX400, con una M7 e il 35mm Summilux …
Ho visto alcuni video su YouTube in cui con quel coltellaccio i cuochi fanno lavori di precisione che nemmeno col bisturi. Maestri.
🙂
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Un attrezzo versatile. Come sempre belle e vive le tue foto
Adulatrice pendolare!
Verità dissi!