“Annuntio vobis, gaudio magno, habemus mesam: viri indianis duxerunt in domo!” (Latin lesson #1 – e spero di non aver fatto strafalcioni). Era necessario l’annuncio ufficiale che il tavolo è arrivato a casa per par-conditio verso chi non mi ha raggiunto via whatsapp nelle ultime 48 ore, facendo una sorta di insider-blog-knowing e chiedendomi notizie sull’arrivo del mobile.
Insieme al tavolo è arrivato anche uno specchio che avevo semplicemente detto mi piacesse, ma qui quando trovano uno che paga per la loro mercanzia si fanno poi prendere da un cross-selling, over-selling, eccetera: manca poco che si offrissero anche di farmi le pulizie a casa e di cucinarmi il pranzo recapitandomelo poi in miniera. Mi son tenuto anche lo specchio e ho pagato i 320 denari locali che mi chiedevano.
Ho poi spostato, rigirato e modificato un po’ tutta l’area del salotto, scoprendo che per gli scorsi 7 mesi ho vissuto in 2 metri quadri senza usare gran parte del rimanente spazio: ogni tanto ripensare completamente le cose fa bene.
Foto? Qualche iPhone-ata del tavolo …
mmm…io avrei usato il verbo venio, o advenio. duxerunt suggerisce la determinazione a raggiungere un posto che sicuramente per te era la meta, ma per i viri indiani non credo…
Fine esegeta!
Bello. Hai aspettato, ma ne è valsa la pena
Ma mi son lasciato scappare i divanetti psichedelici, cazzo …
Noooo
Bello, il tavolo! E lo specchio? Attendo fotum specchium…
Che soddisfazione cambiare il posto ai mobili, nevvero?! Lo faccio sempre, è terapeutico 🙂
Si ma ora vogliamo vedere lo specchio!!!
Mi hai preso per Aiazzone?? 🙂
… È bellissimo e anche Moreno approva!!!
Bellissimo il tavolo Mau! Davvero!
🙂