Geyland durante la notte vira in azzurro.
Le migliaia di luci al neon che illuminano i ristoranti aperti sulla strada, i seni delle prostitute, i templi fumosi di incenso, i magri visi scavati, e le centinaia di botteghe, danno una tonalità azzurro-acido al mondo che ti circonda, colore che ti porti impresso nella retina per ore dopo.
L’odore del durian fa poi da substrato persistente mentre cammino tra Lor che partono a spina di pesce dalla Geylang Road.
Il quartiere, nato nell’essere l’approdo per gli immigrati attraverso le storiche sedi delle associazioni Chinesi dentro le case coloniali a due piani, diventato poi il Red Light District nell’immediato dopoguerra e noto per prostituzione e travestiti, adesso vede sempre più i bordelli sulle strade venire rimpiazzati da internet caffè, dove si giocano videogames durante tutta la notte in un’atmosfera post-nucleare.
Mi fermo a mangiare una Roti Prata con Curry di Montone: il pane piatto tipico di Singapore e Malaysia, ma con forti affinità con alcune focacce indiane, è cotto sopra una piastra unta. È stato definito dalla CNN come uno dei 50 migliori e più gustosi cibi al mondo.
Sono tentato di chiederne uno con cipolle e formaggio, ma poi cedo alle suppliche dello stomaco e mi bagno le dita nel saporito curry: mi berrei anche una Tiger Beer, ma mi cade l’occhio sulla fatiscente insegna del locale che recita “Muslim Indian Restaurant” e cedo verso un bicchiere di tea.
Foto? Geylang nella notte …
E chi la compra più la lonely planet, che tra l’altro ha pochr illustrazioni.
🙂 te l’ho detto che faró la guida tra pochi anni …
Sei davvero un narratore di mondo
Sei davvero un narratore di mondi
Adulatrice (al plurale)
La seconda è la giusta
🙂