Bello fermare il tempo in un’immagine, che consegni quell’istante ad un ricordo che può essere condiviso non solo attraverso il racconto, ma anche con la luce e i colori.

Poi quando la fotografia ti racconta una storia, dove ti aspetti che accada qualcosa, una sorta di “momento prima del dopo che sara’ accaduto”, e’ bello immaginarne il seguito.

Questo pomeriggio ero in fondo a Via Garibaldi, vicino alla Chiesa di Santa Maria Incoronata: tre ragazzi si divertivano con le biciclette. Un paio di scatti.

Malgrado si dica che la Signora Tedesca a Telemetro non sia una macchina fotografica per le azioni veloci, io continuo a citare Lou Reed, che diceva “God should have a Leica“: sotto vedete uno dei due scatti.

Cosa e’ successo dopo? Il ragazzotto e’ atterrato sulle gengive, scuotendo il tranquillo pomeriggio milanese con un’articolata serie di bestemmie …

It's been almost 50 years that I travel across the word (and the 7 seas), on business or vacation, but always carrying with me a Leica camera. I started keeping this kind of journal a while ago. Even if sometime I disappear for ages, I'm then coming back with semi-regular updates: publishing is a kind of mirroring of my state and emotions, and you need to take it as it is. All published photos are mine.

3 Comment on “L’istante

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