Sono le 4 di mattina, sveglia: tra un paio d’ore decollo per Lisbona dove mi ingozzerò di bacalao per un paio di giorni, mentre fornirò una prestazione intellettuale all’azienda che mi paga il viatico, che dire “lavorerò per la pagnotta” è troppo banale, per questo rientro sul blog dopo quasi due settimane di assenza.
Incontro Beria in corridoio, ha un’orecchia abbassata e le borse sotto gli occhi: la sua espressione canina mi comunica “quando sei qui non si può mai passare una cazzo di notte tranquilla“: agita un paio di volte la coda solo nella speranza che le dia del cibo. Quando capisce che non le arriva nulla, si riabbandona sul tappeto, persiano “this is Sparta” (sorry, mi scappa sempre).
Entro sotto la doccia cantando a squarciagola “load your guns”, emulando il ciuffo sbattuto di Cobain (il brano è il mitico “like teen spirit” dei Nirvana), ma, essendomi completamente rasato, l’effetto non è lo stesso. In compenso percepisco la felicitá dei vicini.
Alle 5 salgo su un taxi il cui conducente è comunicativo come la mummia di Ramsete III: sono tentato di dargli una scossa alla spalla mentre guida per verificare che sia vivo: si rianima solo (parzialmente) quando gli metto in mano una banconota e meccanicamente mi da ricevuta e resto.
Il check-in della TAP sembra l’imbarco nell’Arca di Noè qualche minuto prima del diluvio (vedi il post sul patriarca a questo link) e ringrazio il provvidenziale web: passo i controlli di sicurezza che sembra di essere all’aeroporto di Riyadh (e non è un bel complimento per il livello della security, credetemi sulla parola).
Mi parcheggio al gate 21 difronte a una pubblicità con la Cucinotta come testimonial: non mi ricordavo che la signora avesse un paio di tette a airbag, quasi imbarazzanti in un vistoso ritocco di photoshop, tanto che alcuni passeggeri si fanno fotografare accanto, nelle pose meno consone al decoro, ma con una buona dose di umorismo.
Tra tutti lasciatemi citare un tipo geniale che, mentre un amico lo immortalava su pellicola digitale, simulava di reggere le poppe della signora con visibile difficoltà e fatica.. Questa si che è arte.
A seguire aggiornamenti dal paese di Vasco de Gama, ma lasciatemi condividere una foto che la Cami ha scattato stamani, allo zoo di Taronga (Sydney): spettacolare ….
Anche se i dolci non sono la tua passione, suggerisco colazione e/o merenda all’A Brasileira (Rua Garrett 120). Merita, trust me.
Segnata per il breakfast di sabato mattina!
beh! aggiungerei il carico da 90 con la pasticceria a Belèm in Rue du Belèm, è una storica pasticceria dove fanno delle meravigliose quanto gustose “Pastéis“, deliziose tortine ripiene di crema, piccole e fragranti,
http://www.pasteisdebelem.pt
fammi sapere quante ne spolveri!!!
😀
Stamane a colazione, 18 Pastéis con una sola mano ….. e sono solo le 7:10am qui: tempo di stasera sarò vicino al record mondiale.
complimenti alla Cami, gran foto!