Dunque, ve la vendo come me l’hanno spiegata in Jap-English, e ammetto di aver fatto pochi controlli.
Sono nel Tempio Sensouji ad Asakusa e vedo che alcune persone agitano un barattolo, ne estraggono un bacchetto in legno con sopra un numero, aprono il cassetto corrispondente e leggono, su un foglietto stampato che trovano all’interno, una sorta di previsione del futuro dove, a seconda della sorte, ci sono un po’ di cose positive (la fortuna) e qualche inciampo negativo (la sfiga).
La cosa che mi ha divertito di più è che, se ti sei tirato fuori qualcosa di negativo, basta annodarlo a dei fili di metallo, e così ti lasci la sfiga lì e non te la porti dietro: direi religiosamente geniale!
Altra pratica che ho visto è la “purificazione” a base di incenso (e questa mi era già capitata in Oman): pare che il fumo della resina, lanciato addosso, abbia fantastiche proprietà terapeutico-taumaturgiche.
Foto? Ovvio, sfiga annodata e bagni di incenso …
Hai provato anche tu barattolo, bacchetto e cassetto?
Nah, almeno un filo bisogna crederci per farlo …
Beh, però l’idea di scrivere una sfiga di cui vorresti liberarti e legarla lì…magari in mezzo a tutte le altre si sente compresa e ti abbandona… 😀
Prossimo tempio abbandono lí tutti i tassisti che mi hanno scorazzato pericolosamente per il pianeta allora 🙂
A me questa spiritualità così… fisica piace molto: ci farebbe benissimo poter annodare la sfiga da qualche parte e abbandonarla lì; ci darebbe un senso di controllo delle cose notevole…
Buona domenica!
Beh, in effetti, si potesse annodare la sfiga e prendere a sberle l’idiozia potremmo fare un filo di piazza pulita e costruire un mondo migliore …
Buona domenica anche a te! 🙂
E sì, bisogna crederci 🙂