“Ma cosa fai, vendi cavalli?” chiedo a un tipo che ha dinnanzi a se alcuni cavalli di plastica che farebbero inorridire un collezionista di kitsch, mentre vado verso l’accesso della metropolitana, confermando il fatto che mi metto a chiacchierare con tutti.
Si, anche se oggi mi son definito “sociale come una cavia da laboratorio“, con in effetti difficoltà ad essere parente di me stesso e un numero di amici che posso agilmente contare sulle dita di una mano lasciando anche spazio per gli inserimenti dell’ultima ora, riesco comunque a instaurare un dialogo con sconosciuti con ampia facilità.
“Si sono dei giocattoli, pochi euro”. Mi risponde.
“Sai che mi fai ricordare una canzone, ‘A Horse With No Name’, cantata dagli America nel 1972. Bella canzone, anche se un filo controversa la sua ‘ispirazione’, che secondo alcuni è più un ‘copiatura’ da un brano di Neil Young“.
Il tipo mi guarda come se fossi un marziano, e io lo lascio per una notte di musica, birra, dubbi e bestemmie ….
On the first part of the journey, I was looking at all the life
There were plants and birds and rocks and things , There was sand and hills and rings
The first thing I met was a fly with a buzz , And the sky with no clouds
The heat was hot and the ground was dry , But the air was full of sound
I’ve been through the desert on a horse with no name, It felt good to be out of the rain
In the desert you can remember your name, ‘Cause there ain’t no one for to give you no pain
La, la …
Foto? Ovvio, i cavalli ….
La canzone:
Quanti ricordi Mau…li ho consumati i dischi degli America!!! Buona domencia
Buona domenica anche a te:)
Hi bro,
Non posso più augirarti buon we, perché ormai volge al desio, ma voglio comunque mandarti un abbraccione.
Certo che definire brutti quei cavallini é come dire che Francis il mulo parlante era uno stallone arabo!
Ricordati che ti aspetto!
Non hai missioni alla Nato di Gioia del Colle?
🙂
Tanto bella la canzone quanto orribili i cavalli! Mi chiedo ogni volta perché si ostinino a vendere questi oggetti e chi possa mai comprarli! Buona giornata Maurizio!
Un giorno devo mettermi ad aspettare per vedere chi possa acquistarli: sicuramente sono gli stessi che hanno un collezione di nani da giardino e di custodie con le orecchie per il telefonino ….
devo dire che la foto e i colori delle luci artificiali aumentano anche il senso di “disperazione” diciamo 🙂