Troppo bello tornare a girare per le bancherelle polverose di Xintiandi, anche se la ristrutturazione immobiliare che sta spazzando via il vecchio quartiere è ormai arrivata alla strada parallela e molti dei negozi che avevo visitato un paio d’anni fa sono chiusi e murati.
Qualche fila di bandiere rosse si innalza a simboleggiare una discreta e silenziosa protesta dei mercanti per ottenere un nuovo luogo di commercio non troppo distante dai fasti e lustri della via commerciale che scorre a solo un chilometro da qui con ogni brand che il consumismo possa richiedere.
Mi stupisce vedere, accanto alle statuette evocative del presidente Mao nel gesto di indicare la strada del futuro al popolo lavoratore, un motorola startac, il primo telefono cellulare che ho usato una trentina di anni fa. Il resto è “tutto”: ci sono copie al naturale (almeno, spero siano copie) delle statue dell’esercito di terracotta, ventilatori in metallo scassatissimi, giocattoli di latta, timbri e altorilievi in legno trovati in qualche vecchia casa o tempio non risparmiato dalla rivoluzione culturale.
Mi attira uno strofinaccio con Carl Marx, ma penso che la mia coscienza politica avrebbe un sussulto ogni volta che lo usassi per asciugare piatti e pentole: “uno spettro si aggira per la cucina, è lo spettro della salsa al pomodoro” mi verrebbe come citazione e sarei preso dalla irrefrenabile tentazione di andare davanti allo specchio a darmi del pirla.
Poi vedo un orologio da polso che appartiene ai duri e puri: sul quadrante un’effige del Presidente, Grande Condottiero, Formidabile Nuotatore, Luce del Popolo Lavoratore. Mao che, per battere i secondi, agita la mano in senso verticale, tanto che la prima idiozia che mi è venuta in mente è una strana interpretazione politica del vizio di Onan. Quando, alcuni minuti dopo, ho smesso di ridere ho cominciato a contrattare sul prezzo.
Foto? A spasso per Xintiandi …
C’è da perderci le giornate a guardare tutto quello che vendono….
Difatti mi prendo domani di ferie 🙂
Ma allora tu provochi! In queste foto c’è il mio pane quotidiano, non tutto ma di tutto! Come recitava l’insegna di un negozio di questo tipo a Parma, mi ci perderei nelle decisione di che cosa acquistare…le teiere poi! E la collezione di vecchie macchinine di latta, la regalerei subito a mio figlio Ricky. le adorava da piccolo, ma ora che ha ventun anni (quasi!) non so….Ma no, Maurizio, anche quella me al tengo io. Adulatore seriale e viaggiatore…
Guarda che faccio in fretta a negoziare l’acquisto di un paio di containers di questa roba e a spedirtela nella terra benedetta dal formaggio … 🙂
Mi stai dando della “forma di formaggio stagionata”? Io ti prendo in parola Mau, mi fanno impazzire le vintagerie…..Lo sai! Poi nel container ti ci metti anche tu così finalmente ci beviamo un caffè dal vivo, mentre apro i pacchi. Come una bambina curiosa di vedere chi e che cosa è arrivato..Fabiana.
Che meraviglia… hai trovato anche macchine fotografiche??!
Ce ne sono a centinaia, soprattutto le biottiche … Ti interessano?
Vorrei ma non posso…
La settimana scorsa ho comprato (in un mercatino)una macchina fotografica con tre obiettivi
Complimenti, cosa hai trovato?
Ho trovato una macchina fotografica di poco conto(che non userò mai) ma gli obiettivi sono veramente interessanti!
Mi comprerei la metà delle cose che hai fotografato…
🙂