La scorsa settimana ho fatto qualche ulteriore ricerca sulla possibilità di scattare fotografie nella zona del mondo dove sto trasferendomi: per esperienza e per conoscenza so già che avrò qualche difficoltà nell’uso “libero” della macchina fotografica come faccio quasi ovunque nel globo, ma sono andato a cercarmi un po’ di notizie.
Ho avuto la conferma che, a parte lo storico scarso gradimento per le popolazioni arabe del fatto che voi fotografiate le donne malgrado che nella vasta maggioranza dei casi, l’unica parte del corpo visibile siano gli occhi, atteggiamenti un filo “paranoici” relativi a sicurezza, confidenzialità, o chichessialcazzolosa ragioni, considerino reato registrare immagini di molte aree che noi definiremo “normali” o “turistiche”.
Ho trovato diversi articoli su “The National”, autorevole quotidiano di Abu Dhabi, su turisti arrestati e detenuti (senza processo, per mesi: la giurisprudenza locale non brilla per garantismo) per aver fotografato il circuito di F1 di Yas Island o il Palazzo Presidenziale dalla Corniche, o ancora il Khalifa Bridge al tramonto o gli aerei in partenza dall’aeroporto. Direi che vedo tempi complessi per la fida M.
Penso di farmi stampare un po’ di magliette bilingue inglese-arabo dove dichiaro la mia candida innocenza e gli intenti esclusivamente artistico-ironico-sarcastici nel mio uso dell’otturatore: una roba tipo “fotografo pelato, obeso ma innocente e immacolato nell’anima come un grasso capretto sacrificale“, o “don’t jail the photographer” (‘non imprigionare il fotografo’). Stavo pensando anche ad un “mangio salame, bevo Sangiovese, amo le donne, e poi anche fotografo” ma forse potrebbe avere un cipiglio leggermente provocatorio.
Che dire: farò lunghi esercizi di still-life (non stupitevi se pubblicherò 200 immagini di una cazzo di mela su una superficie riflettente), workshop di sabbia-vuoto-assoluto nel deserto, e selfie di auto-denuncia mentre sono in un negozio a comprare dei pedalini da running arancione fosforescente: insha-photo, ovvio!
Foto? Ieri ho cenato con Benedetto: beh, anche lui l’ho trovato un filo talebano sulle sue cose, ma gli voglio un gran bene …
Urca! Comunque apprezzeremo anche gli still life e i selfie… E ti sfogherai ogni volta che lascerai quella sabbia alle tue spalle… 😉
Facci poi sapere se i granelli di sabbia sono diversi tra loro come i fiocchi neve 🙂
Vediamo se mi faccio venire qualche idea creativa, come propormi alla stregua di foto-reporter nel tempo libero … che però non penso di avere se non per il Sabato 😦
ciao sguardiepercorsi! Non ho compreso bene l Urca! per il post di Maurizio( simpaticissimo peraltro!) o per il mio maxi commento? Buon caffè! Fabiana.
Per il post di Maurizio… Forse il mio commento è finito in risposta al tuo per sbaglio… Ciao!
Fabiana, ho eliminato il tuo “maxi commento” per alcune frasi che ho ritenuto non appropriate sia nei confronti di un amico sia nei miei. Mi dispiace farlo, ma ti chiederei un po’ più di misura nel futuro. Grazie.
In effetti non è uno dei luoghi migliori al mondo per la street photography… dovrai davvero esercitare le tue doti di creatività! L’idea del reporter è bella, ma direi un po’ pericolosa in quei lidi… Primo dogma: portare a casa la pellaccia, tutta 🙂
No worries, sono lieto di mantenere tutti i pezzi del mio corpo attaccati al loro originario luogo …
Eh no, va bene che fati foto splendide ma se un giorno iniziassi a postare immagini che hanno le grate come cornice ricorrente inizierei a preoccuparmi della tua nuova residenza…
🙂
🙂
Ciao gentile Maurizio, aspetto con trepidazione di sapere dove e in che forma mi sono comportata male nei tuoi riguardi ed in quelli del tuo amico. Richiedo venia a tutti e due, se possibile aiutami a capire dove ho sbagliato. Per migliorarmi. Vedo che i miei commenti sono ancora “in sospeso” e questo non mi piace da parte tua: o decidi di toglierli definitivamente oppure ti prego di spiegarmi dove hai frainteso. Non mi piace avere comportamenti in sospeso e non sono una persona maleducata a prescindere. Mi piace scherzare, se ho passato il limite gradireri tanto capire dove e perchè. Buona giornata, Fabiana.
Fabiana, espressioni come “scheletro” o “uscito da un campo di concentramento” riferiti a una persona che ho fotografato, di cui non sai nulla e potresti invece aver ironizzato su patologie sono inopportuni e, a mio giudizio (essendo qui casa mia), censurabili.
Apprezzo la tua vitalità e riconosco la tua ironia e auto-ironia ma ti chiedo molta più attenzione.
ciao
Vedo ora il tuo commento, mi è arrivato in questo momento. Per la terza volta chiedo venia a te ed al tuo amico. Di più credo di non poter fare.E ripeto che la mia era solo ironia, forse in questo caso fuori luogo. Pensavo fosse una persona fotografata così per caso, lungo le tue strade, non sapevo minimamente fosse un tuo caro amico.Penso che a casa tua d’ora in poi passerò molto meno. Sono rimasta molto turbata da questa tua forse un tantino eccessiva rigidità nei miei confronti. am giustamente a casa tua fai quello che vuoi. Fabiana.
Perchè tutti vengono bellissimi nelle tue foto mentre a me sembra che restino solo pochi giorni di vita? Devo parlare con la mia neurologa! E con una buona estetista. E col visagista delle dive.
esagerato! dai, hai perso qualche chilo, adesso torni un fiore!