Ero in quello che viene chiamato il TimeOut Market, all’epoca il Mercato Da Ribeira, quando Cristiano Ronaldo ha stampato il suo rigore sul palo di destra, provocando una prima serie di disperazione nella platea, che poi è salita al livello di fustigazione con tanto di cilicio quando ha segnato in visibile fuori gioco.
Il posto rappresenta un interessante recupero di uno dei molti mercati rionali distribuiti nei vari quartieri di Lisbona, alcuni dei quali in condizioni abbastanza approssimative: è stato ristrutturato affidando poi a una trentina di stalli l’offerta eno-gastronomica, con un’ampia zona centrale di tavoli comuni.
Io ho iniziato con bacalao in un brodo di panna e aglio: delizioso e stranamente digeribilissimo (ero pronto a prendere un drink di granito e catrame per riuscire a farlo scendere, ma non è servito), e ho portato avanti il fallimento alla mia lotta contro l’obesità con una generosa porzione di jamon Pata Negra e del cheso manchego.
Un mega-scherzo trasmetteva la partita Portogallo-Austra e devo dire il tifo era moderato, come se la cosa più importante fosse – giustamente – mangiare e bere, ma quando il Cristiano (Ronaldo), con i suoi capelli perfetti con la riga dopo 90 minuti di gioco (userà il vinavil come brillantina?) ha delicatamente appoggiato sul palo di sinistra un rigore, gli animi hanno cominciato a scaldarsi e le braccia a invocare il cielo, raggiungendo poi – come dicevo sopra – livelli di auto-mutilazione quando ha insaccato la palla, ma in uno stato evidente da ebrezza da fuori-gioco.
Foto? TimeOut, gli stalli e una mia vicina di panca che si è bevuta 3 cappuccini mentre io innalzavo la mia adipe su bacalao e jamon …
Da A Brasileira al TimeOut? No, non si fa.
Bisogna mediare le differenze culturali 😂
Rileggendo il testo mi sono accorto che ho messo il palo sia a destra che a sinistra: definiamola una licenza poetica al luppolo …
Partita e cibo sono un connubio irresistibile per il tifoso. Il risultato, solo un pretesto per ordinare un’altro giro di dolci e liquori 🙂