“ENTUSIASMO CAZZO!” è la scritta che ho visto su un muro della Salita dell’Arcivescovado, l’altra sera a Genova.
La mia prima lettura che ne ho dato è stata positiva: sono d’altronde un inguaribile ottimista. Ho voluto trovarci un congiuntivo esortativo di liceale reminiscenza: tipo “su, dai, un filo di entusiasmo per la vita, cazzo!“. Mi son confrontato con la letterata di casa, la Cami, che ha cominciato una dissertazione filologica, ipotizzando anche una lettura sarcastica, tipo “seeeee, entusiasmo, proprio cazzo!“.
La curiosità si è scatenata: stamani in palestra ho provato a mostrare la foto, chiedendo un’interpretazione: mi ha stupito una di queste che ha invece puntato l’attenzione non su “entusiasmo“, ma su “cazzo“. La fallace, è il caso di dirlo, da “fallo”, lettura punta a interpretare lo sfogo graffiato come il coronamento di un sogno erotico: evito la traduzione, tanto ci siamo capiti.
Certo che un filo di punteggiatura, tipo una virgola tra “entusiasmo” e “cazzo” aiuterebbe l’interpretazione: dovrei anche magari chiedere al graffitaro qualche nota esplicativa da aggiungere a commento ….
Anch’io propendo per un’esortazione. Dai, su oggi è l’8 marzo: un po’ di entusiasmo, cazzo!
Sì, comunque la virgola ci voleva, non c’ niente da fare…
Anche De Falco ce l’aveva messa la virgola: – Torni a bordo, cazzo! 🙂
Un grandissimo, cazzo!
ma quant’è bella la tua città cazzo! 😉
Vienimi a trovare, cazzo!
E’ un’esortazione, cazzo!
🙂
Certo, cazzo!