La giornata è troppo bella, i colori sono fantastici e la luce, uscendo tra le nuvole mi offre un infinito numero di sfumature: il lavoro (e anche il paradiso) può attendere. Prendo la macchina fotografica e faccio due passi per Mayfair, affascinato soprattutto dai mattoni rossi, e dalle vetrine che hanno quell’eleganza classica con i riflessi che si combinano moltiplicando le immagini.
Cammino per le vie che rappresentano, nella versione inglese del gioco del Monopoli, Parco della Vittoria e Via Dei Giardini: roba che se solo ti azzardi a chiedere quanto costa una casa qui, di sicuro non puoi permettertela. I negozi, le gallerie, i ristoranti, trasudano classicismo inglese.
Sono addirittura tentato dal tea-time, e mi siedo in un blasonato caffè, dove sono l’unico che parla con un accento che ricorda un idraulico di Liverpool, mentre gli altri aspirano e perdono le “h” in modo così naturalmente nobile che mi vien da chinarmi a raccattarle, per conservarle in una teca fonetica, a testimonianza dei posteri strafalcioni nella pronuncia della lingua inglese.
Foto? che me lo chiedete a fare, Mayfair oggi (ieri) pomeriggio …
bellissime foto Mau. 🙂
Grazie 🙂
Tutta la mia invidia…. sono verde…. manco fossi Shrek!
E a discapito di chi asserisce che in UK si mangia male, ti prego vai per me a fare shopping da Fortnum &b Mason, o meglio ancora a mangiare da Rules.
f&M è proprio a due passi 🙂
Dopo questa risposta, a te te che sei un musicofilo, dedico la lettura dell’autobiografia di Charles Mingus….. “peggio di un bastardo”|
:))) yeah
“The black saint and the sinner lady” l’hai mai ascoltato? Io ho sentito suonare Mingus e la Bley a Umbria Jazz che avevo 17 anni ….
Da Fortnum&Mason compravo gli shortbread (quelli mi potevo permettere…) e poi li andavo a mangiare a Green Park… porcamiseria, sto diventando verde anch’io!
Crostini con stilton cheese e bicchierino di cherry oggi pomeriggio ….
@##§z%*@$##<§!
Eh eh eh …. 🙂