Da qualche settimana ho deciso di sottopormi ad una complessa tortura, fatta di un allenamento quotidiano intensivo unito a quello che si potrebbe eufemisticamente definire “un’attenzione nell’alimentazione“, che mi priva di sublimi gioie quali 1) il secondo bicchiere di buon vino, 2) la birretta taumaturgica, 3) i due etti abbondanti di pasta, annegata nell’olio extravergine in modo poi da mangiarci assieme 2 pani pugliesi per la scarpetta, 4) una tripla porzione di acciughe impanate e fritte da Silvia, dicendo “tanto è pesce ed è leggero“, e così via.
Lo so, vita triste, ma ormai la soglia dei 126 kili mi ha imposto una riduzione dei costi nel riacquisto di pantaloni in cui tentare di entrare.
Beh, ho buttato giù i prime 5 kili, che anche se sono in termini percentuali un’inezia, mi hanno ridotto il giro vita fino alla consolidata pratica da qualche giorno a questa parte, di allacciare la cintura usando un buco in meno, anzi, quasi balla un po’. Ma questa non è la buona notizia.
La buona notizia è che ho evitato di celebrare, sbragandomi all’inverosimile, scofanandomi l’impossibile accompagnato da una nabucodonosor di birra e perdendo immediatamente i rosicati benefici dei primi sacrifici: che stavolta mi sia messo di buzzo buono? Vediamo quando arrivo in Australia a fine mese e i miei amici locali mi pascoleranno in qualche concerto o evento: lì sarà dura ordinare un’acqua minerale ….
Foto? Visto che si parla di cibo, delle radici di wasabi fotografate l’altra mattina a Tokyo ….
Stare a dieta va bene, ma anche per poter ogni tanto mangiare quello che si vuole! In Australia sbraga, chissenefrega 😉
Grazie per l’incentivo 🙂
Avanti così, non è un sacrificio!!!
Beh, ogni volta che tu pubblichi una ricetta è una tentazione ….
Grande Mau! Vista del reader credevo che fosse una foto di Canneto…sto invecchiando 😦
Ops, non ero più iscritta al tuo blog… ogni tanto WP (mica io eh…) fa dei pasticci. Ora recupero gli ultimi post 🙂
🙂 always welcome!