Stamani sveglia alle 3:45 per recapitare la Cami all’aeroporto di Orio al Serio: parte per Malta.
Con una breve pausa tra le 23:30 di ieri sera e le 4:02 di stamani, ha continuato per 24 ore ininterrottamente la litania di domande sulle dimensioni del suo bagaglio a mano, dopo il terrorismo che il vettore irlandese fa sulle dimensioni e sul peso: io le ho risposto con totale coerenza, calma e serenità, sostenendo che fosse ampiamente al di sotto dei parametri fino alle 4:03.
Alle 4:03 ho sostenuto una teoria complessa su dove avrebbe potuto inserire i suoi 4 panni nel caso di contestazione: mi ha guardato, arrossendo, ma si è pacificata. Siamo saliti in macchina, e una fantastica luna piena ci ha guidato per la settantina di chilometri tra casa e l’aeroporto.
Ho fatto il saccente, raccontando alla Cami (che a breve sarà lei a raccontare a me) che, nella tradizione popolare e nel folklore, spesso la luna piena è associata a fenomeni quali l’insonnia o la follia (da cui l’aggettivo “lunatico”), o da leggende quali il licantropismo, la trasformazione di umani in lupi (dal greco λυκάνθρωπος: λύκος, lykos, “lupo”, e ἄνθρωπος, anthrōpos, “uomo”). La scienza comunque non ha mai provato ne l’influenza lunare sul comportamento o sulle patologie umane, ne tantomeno la trasformazione di individui in lupi, galline, facoceri o blatte (e Kafka non ce ne abbia a male con la sua Metamorfosi). Ovvio che non possa nemmeno essere presa a prova la mia trasformazione in imperituro bestemmiatore urlante quando un TIR Bulgaro ci ha tagliato la strada al casello di Bergamo.
Cosa divertente è lo studio comparato pubblicato nel Dicembre del 2000 sull’autorevole British Medical Journal, dove sono stati messi in correlazione il numero di richieste di assistenza per morsi di cane durante il plenilunio, rilevando che, mentre in Inghilterra questi aumentavano, in Australia diminuivano. La tesi degli scienziati è stata quindi l’assenza di correlazione, la mia conclusione invece è che i cani australiani durante la luna piena son fuori a bere birra, e non gliene può fregare di meno di andare ad addentare polpacci o glutei.
Foto? Beh, ovvio, la luna (non piena però) in Australia, nel Red Center: foto di qualche anno fa, ma, se avete costanza nel seguire i post, tra una settimana vedete qualcosa di nuovo e fresco da DownUnder …
A parte avermi fatto tornare in mente Un lupo mannaro americano a Londra di Jhon Landis, mi fa sorridere l’apprensione, quasi patologica, generata dalla compagnia irlandese sui suoi viaggiatori, circa il peso e dimensioni del bagaglio a mano.
Un giorno ho assistito ad una discussione, che oserei definire “colorita”, tra l’addetto al controllo bagagli ed un viaggiatore sessantacinquenne, circa il termine: un bagaglio a mano. Evidenza che si scontrava con la presenza di un trolley (dalle misure consentite), un borsello, dalle dimensioni paragonabili alle mie occhiaie, un contenitore modello container di dolci per i parenti.
La diatriba si è conclusa con il malcapitato che ha svuotato la valigia, ci ha inserito i dolci ed il borsello e ha indossato ogni capo d’abbigliamento contenuto nel bagaglio. Strasformandolo di fatto in una specie di omino Michelin, che a stento e unto di vaselina si è incuneato nei “comodissimi” sedili della Rayan.
Taci che ogni tanto vedo della gente che sale a bordo come fossero alberi di natale, con qualsiasi cosa possa essere appesa al corpo, e poi si incastrano nei corridoi ….ho anche il ricordo, una dozzina di anni fa, di tre tipi con turbante e ak47 che ritenevano il kalashnikov fosse di misure consentite, ma questa storia non posso raccontarla ….
Immagino cercassero di convincerli ad essere collaborativi, delle persone che ritenevano la Uzi in portachiavi! 😉
Voi pensate quello che volete: la luna influenza eccome umori di vario genere 🙂 Infatti la Cami era agitata per il bagaglio a mano… E’ la luna, dammi retta!
È il fatto che è una giovane romantica 🙂
Io ho visto hostess di Ryanair trasformarsi in ben più che lupi mannari, e persino senza la luna in cielo… Ma del resto con certi individui-alberi di natale (definizione capolavoro!) sono convinto sia legittimo anche riesumare i Velociraptor.
Molto belle le foto, bel gioco tra la nitidezza rosseggiante e la piccolezza nei confronti del cielo.
Thanks! (Da singapore)