Costruiti all’inizio del diciannovesimo secolo, il complesso di templi buddisti di Wat Chalong custodiscono una reliquia, la scheggia di osso di Buddha. “Wat” indica, in Indocina, un tempio monastico: stessa radice della parola “vat”, che indica “scuola”, è chiaramente il posto dove i monaci apprendono la disciplina della preghiera, dell’insegnamento e dell’elemosina.
Mi vengono in mente le parole di Hesse in Siddharta “… Om è l’arco, la saetta è l’anima, bersaglio della saetta è Brahma, da colpire con immobile certezza …”
Mi tolgo le scarpe ed entro nel “Chedi”, la pagoda principale, mescolandomi tra i fedeli che offrono fiori di loto o lamine d’oro per ricoprire le statue: i mortaretti fuori vengono sparati a ritmo costante per celebrare i desideri e le preghiere esauditi dal Buddha. Un monaco martella una campana ….
Che bello questo templio. Belle foto Mau
Grazie! Mi son peró divertito con le foto di ieri nella Old Town 🙂 Sai, il cibo … :)))
In effetti erano interessanti anche le foto di ieri. Immagino che ormai, dopo tanti anni di viaggi in oriente, gli anticorpi che ti circolano nelle vene sia grossi come beria e quindi oltre a fotografare avrai anche degustato…
Riesco a mangiare ovunque al mondo 🙂
😀 non avevo dubbi…e secondo me è bellissimo perchè solo così si riesce veramente a vivere il posto dove ci si trova
Che belle! Che cosa sono i legnetti nei vasi?
Incenso
Che splendore questo tempio! Foto bellissime!
Adulatrice al basilico!