“Beh, dai, questa mi sembra una soluzione razionale, che ne pensi Mau?” mi chiede un collega dopo avermi illustrato la sua idea. “Si, razionale e concisa come la Costante di Nepero, o numero di Eulero. Cazzo.” è stata la mia sibillina risposta, che aumenta la leggenda che mi vuol definire come un oracolare, sarcastico, umorale rompicoglioni.
Mi è anche toccato fare il didattico e spiegare l’ironia. Qualche minuto di attenzione, che non è poi così incasinato.
La “costante di Nepero“, chiamato anche “numero di Eulero” indicato in matematica con la lettera “e” minuscola, è un numero irrazionale trascendente. “Irrazionale” non perché dia fuori di matto, ma perché non è ottenibile come rapporto tra due numeri interi (il secondo dei quali diverso da zero): 4, -17, 5/6, 1959 sono esempi di numeri razionali. Bene, “e” non può essere espressa come rapporto tra due interi, quindi è un numero irrazionale.
Poi “e” è anche “trascendente” (oltre che irrazionale, roba da far finire la costante di Nepero in analisi per molti anni, e cogliete la fine battuta), perché non è un numero algebrico, cioè non è la soluzione di una qualsiasi equazione polinomiale: in altre parole non è una di quelle dannate “x” che, sostituite nell’equazione all’interno di una fila di valori, ci dia che tutta la somma sia uguale a zero (e i matematici mi perdonino la veloce banalizzazione).
In soldoni, quindi, “e” è un numero, con un’infinita serie di decimali: 2,718281828459045…. eccetera. Uno dei modi di definirla è come il valore del limite “lim(n>∞) di (1+1/n) elevato alla n“, ma qui son certo di avervi perso.
Mi chiedo ogni tanto se io voglia complicare la mia e altrui vita per cosciente e feroce cattiveria o se mi riesca, così naturalmente e semplicemente, di essere stronzo.
“Quindi è ho detto una cazzata?” mi chiede il collega. “Si, hai detto una cazzata” gli rispondo, in violazione ai dettami aziendali che vorrebbero io mi esprimessi in modo differente quale “Apprezzo il tuo solido contributo, che sicuramente ha delle eccellenti basi per la sua applicazione, ma mi permetto di portare alla nostra comune attenzione e di stimolare il nostro dibattito sul fatto che le condizioni specifiche potrebbero forse (e dico forse) invalidare i presupposti e potenzialmente portarci in una direzione sbagliata“. “Cazzata” è più veloce, anche se meno corporate compliant. Non mi stupisco nemmeno più che la mia ultima promozione risalga a 18 anni fa.
Foto di oggi? Inizialmente volevo recuperare una serie di scatti che ho fatto a Chatswood, sobborgo a nord di Sydney, documentando per alcune strade i numeri civici dei palazzi con stili, font e sfondi differenti.Poi mi è venuto in mente Tremalnaik, la mia guida in Birmania durante un giro che ho fatto nelle zone rurali verso le montagne nell’est del paese in Agosto dell’anno scorso.
Quando gli ho chiesto “Hey, Tremalnaik, ma quanto vale 1 Kyat Burmese, visto che cambiando $50 all’aeroporto mi hanno dato un sacco della spesa pieno delle vostre banconote?”. Mi ha risposto, preparatissimo “One Kyat is equal to zero point zero zero one zero three five two zero one US dollars“, aggiungendo anche “that means you need nine hundred sixty five thousands nine hundreds ninety seven Kyats …” .
L’ho fermato e gli ho detto, “ok, andiamo a vederci questo palazzo”: eravamo qui davanti ….
Adesso telefono a uno psicologo e fisso una seduta. Gli racconto di ‘sto Nepero che mi stalkera, che vuole portarmi al lim(n>infinito) e del sig. Eulero che mi ha portata all’irrazionalità. Però il palazzo birmano è bellissimo 🙂
Matematica, che passione, eh? 🙂
ah, avevo già scritto qualcosa su questo palazzo e il suo custode: lo trovi qui https://vitavissuta.wordpress.com/2013/09/27/kanbawzathadi/
Mi sono persa alla prima riga. Già Nepero mi suonava male.
Però conosco “Nefo” che è molto più simpaticamente il sostantivo con il quale mio nipote di tre anni chiama il telefono…
Avete dato i numeri tutti e due ma quello di mio nipote almeno è colorato!
🙂
In effetti, meglio la foto della Birmania… Già dai tempi del liceo preferivo l’analisi psicologica a quella matematica 😉
🙂 pensa che io, innamorato di matematica e di filosofia, son finito a occuparmi di paesi ad alto rischio …
Be’, ha una sua coerenza! 🙂
Granitica, ovvio!
Io ora mi documento bene, più in là di nemo non vado. Il palazzo? E’ mio, non te l’avevo detto forse? Buon caffè, fabiana.
Scusa però ti devo riprendere, tutta sta pappardella ( tra l’altro alla tua domanda risponderei, “entrambe le cose”) e non ci hai spiegato chi minchia erano sto Nepero e sto Eulero (una versione antica e maschile delle gemelle Kessler?)
Ok, promesso che uno di questi giorni vi racconto di Nepero e di Eulero, entrambi tipi interessanti, anche se non al livello delle gambe delle Kessler nell’era di Carosello 🙂