Salgo in auto e, al solito, la casualità della musica colpisce nel segno, come sempre: dalla radio esce una melodia che conosco bene, l’ho ascoltata per la prima volta quando sono entrato al Liceo, a 13 anni.
The rusted chains of prison moons Are shattered by the sun.
I walk a road, horizons change The tournament’s begun.
The purple piper plays his tune, The choir softly sing;
Three lullabies in an ancient tongue, For the court of the crimson king.
E’ l’ultima traccia dell’album di esordio dei King Crimson, pubblicato nel 1969 a seguito del successo che il gruppo aveva avuto suonando davanti a 500mila persone in un concerto gratuito ad Hyde Park: la qualità del loro “progressive rock” aveva ammaliato e stregato tutti. Il brano è The Court Of The Crimson King.
The keeper of the city keys Puts shutters on the dreams.
I wait outside the pilgrim’s door With insufficient schemes.
The black queen chants the funeral march, The cracked brass bells will ring;
To summon back the fire witch To the court of the crimson king.
L’immagine psichedelica della Regina Nera e della Strega Del Fuoco mi ha nuovamente colpito con una strana e soggettiva attualità. Le quattro strofe del brano sono scorse mentre guidavo verso il centro di Milano con un cielo nuvoloso e una tranquillità innaturale.
The gardener plants an evergreen Whilst trampling on a flower.
I chase the wind of a prison ship, To taste the sweet and sour.
The pattern juggler lifts his hand; The orchestra begin;
As slowly turns the grinding wheel In the court of the crimson king.
I due pezzi strumentali che esasperano il mellotron prima nel “The Return of the Fire Witch” e poi il flauto nella parte “The Dance of the Puppets” sembrava aprissero degli squarci spazio-temporali riportandomi nella città di Kafka.
On soft grey mornings widows cry, The wise men share a joke.
I run to grasp divining signs To satisfy the hoax.
The yellow jester does not play But gently pulls the strings
And smiles as the puppets dance In the court of the crimson king.
Foto? Un cartone di latte in mano, uscendo dal supermercato Tesco …
Buongiorno , ti va di leggere L’oroscopo mensile di agosto qui http://violetadyliopinionistapercaso.wordpress.com/2014/07/30/loroscopo-mensile-musicale-dal-1-agosto-al-31-agosto-2014-by-viola/comment-page-1/#comment-5421
Un sorriso
Viola
Dal mio oroscopo “Con i saldi di stagione rinnova il tuo look , non é mai troppo tardi”: cambierò il serioso compkleto grigio con qualcosa di più pitonato e la cravatta con un boa di struzzo …
E’ un po’ off-topic il commento, ma ti salva l’aggettivo “musicale” per stavolta 🙂
😀
L’uomo è fallibile e come tale, ammetto le mie colpe.
Nel post “Jan” di due giorni or sono, nella quinta foto, pensavo – erroneamente – che tu stessi sviluppando il concetto filosofico del “bianco e nero”, dello yin e yang, ma mi sbagliavo, stavi facendo una ricerca di mercato sugli acquisti nella GD.
😉
esatto! 🙂
Ecco una versione live, manca Fripp alla chitarra, ma c’è Ian McDonald, l’autore …
Il rock non è il mio forte, il mio inglese non mi permette di capire bene il senso della canzone… Insomma, post comprensibile solo con un po’ di immaginazione 😉
Nel frattempo il cielo si è rischiarato, perlomeno quello concreto… Spero altrettanto per quello interiore… 🙂
Lo so, lo so, un filo ermetico oggi, è forse un post che solo un paio di persone possono comprendere: io e la Black Queen 🙂
Umore in sereno stabile e sto andando a cena con amici appassionati di fotografia, che chiedere di meglio?
Bene… 🙂 Io cena con un amico fotografo che mi presterà qualche obiettivo 😉
Basta anche un solo buon 35mm o 50mm 🙂 Capa e Bresson usavano solo quelli …
Ma erano Capa e Bresson… 😉 Comunque, sì, è vero… Buona serata!