Ho trovato la Chiesa di San Matteo aperta oggi: fondata nel 1125 da Martino Doria, come “chiesa di famiglia”, e consacrata da Papa Innocenzo II in persona, viste le relazioni importanti della famiglia gentilizia. Venne poi ricostruita completamente nel 1278 per sollevarla in posizione predominante rispetto ai palazzi ricostruiti attorno alla piazza.
Vedo una signora che si siede accanto all’organo e non resisto alla tentazione di chiederle qualche informazione sullo strumento. Con incredibile gentilezza e curiosità per il mio interesse mi parla: “Questo antico organo a canne barocco è stato costruito dall’organaro romano Antonio Alari nel 1773. Come vede lo strumento, collocato qui sulla cantoria del transetto sinistro, è a trasmissione meccanica ed ha un’unica tastiera di 45 note con prima ottava scavezza ed una pedaliera a leggio scavezza di 14 pedali costantemente unita al manuale e sempre con il registro di Bassi 8′ inserito.
“Il 14° pedale non corrisponde a nessuna nota, ma al Tamburo. Il prospetto dello strumento è composto da 23 canne appartenenti al registro di Principale 8′ formanti un’unica cuspide e suddivise in tre campi da un elaborato intaglio dorato“. Molte più informazioni di quanto potessi aspettarmi.
“Ed è bello da suonare, anche se difficile, ma la tastiera ti lascia scorrere le dita con piacere“.
“Signora, mi suona una Fuga?” le chiedo, sognando di sentire il suono di Johan Sebastian Bach riempire le navate. “Non posso, stiamo per celebrare Messa, e non è previsto: poi non si addice a questo organo, mi creda”
Peccato!
Foto? L’organista e altre immagini in giro per Genova con dei cari amici …
E ti sei ricordato tutte quelle descrizioni così specifiche? Complimenti… 🙂
Trucchi editoriali ….
😉
Bellissime foto!
Bellissima l’organista: sì, sì, quattro da venti… 🙂
🙂
la signora ha perso un occasione, ed anche il suo organo. peccato
Esatto!