Dal 1849 al 1946, per quasi 100 anni una parte di Shanghai era territorio francese, più precisamente era la “French Concession”: retaggio coloniale ed esteso un paio di volte per inglobare altre aree, la presenza d’oltremare ha comunque dato e lasciato dei caratteri denotanti che ancora oggi sopravvivono con un’urbanistica che definirei delicata.
Ho passato la giornata camminando e fotografando, incastrandomi nelle alley più strette e cercando i volti più belli di questa parte di Shanghai che adoro: sono finito anche in un mercato, prima di aggrapparmi a un taxi per andare a vedere l’angolo di People Square destinato ai genitori che cercano di combinare matrimoni per i loro figli e pazientemente siedono con un foglio di carta davanti, descrivendo le caratteristiche che ritengono possano far convolare a nozze.
Il mercato è un mercato asiatico: ovvio, visto che siamo in China. È un mercato ricco del centro della capitale economica di questo paese, ma la varietà e la qualità dei prodotti riesce a stupire anche un “seasoned traveler” come me. La dieta è ben rappresentata, con verdure, pesci, anguille d’acqua dolce, pollame e carne di maiale: ovvio i concetti di casa nostra di catena del freddo e di conservazione degli alimenti qui siano leggermente diversi, ma tra qualche pos vi faccio vedere un mercato più rurale e periferico e poi ne parliamo.
Qualche foto di antipasto ….
Belle foto Mau, girovagare giova 🙂
Giova, giova! 😉
Belle foto! I mercati sono sempre affascinanti 🙂
Buona settimana!
Anche a te!
Con le tue foto si gira il mondo.
E si sogna.
Goldrake – alessio caraturo
🙂
Buongiorno Maurizio, foto a parte molto rappresentative, oramai non le commento più perchè mi sento ridicola, ripetitiva e blablabla nell’elogiarti sempre! Mi soffermo invece sulla diffidenza che proverei essendo in un paese stranierom più precisamente in Cina, nel mangiare le pietanze prese a mani nude, senza guanti sterili dalle commesse o venditrici.Preciso che anche qua, pur essendo in una città del super Nord, come Reggio Emilia, non mi astengo dal suggerire a quel fornaio che non usa i guanti per prendere il pane, che poi io e altri metteremo in bocca, di cambiare procedura. le AUSL non fanno molti controlli da noi, soprattutto nei piccoli esercizi commerciali. Questa pratica abominevole di toccare i soldi, poi la carne che io mangerò, scusa ma mi fa veramente ribrezzo. E’ un piccolo ma importante particolare per la salute di tutti noi. Buona giornata, Fabiana.
Ciao Fabiana e grazie per i complimenti sulle foto.
Sugli aspetti di igiene alimentare, so che l’idea le sarebbe avere ambienti più controllati, ma siamo in un contesto culturale e tradizionale differente e bisogna adattarsi. Nei prossimi giorni ti faccio vedere foto scattate in un mercato più ruspante dove potresti sul serio avere qualche perplessità …