Oggi sono a Milano, domattina mi sveglierò a Johannesburg, in un South Africa di cui adoro la gente, la storia, la natura, le contraddizioni e i problemi sociali, il loro cibo, i loro vini: peccato mi tocchi picconare in miniera senza un minuto di liberà fino a Venerdì sera.
Passerò una buona parte della giornata e della notte in aereo per scegliere una rotta più comoda per il rientro “a casa” negli Emirati Arabi, ma soprattutto anche più economica di una tariffa offensiva che mi era stata offerta inizialmente per volare su un comodo 380 direttamente dall’Europa: direi che passo dopo passo arriverò nel Rainbow Country.
Pensando al volo che devo fare, mi è venuta in mente la strofa di un brano di Thea Gilmore, Avalanche, pubblicato nel 2003:
3pm. Blue as a road sign, With a gag and some cheap wine
Sun’s in my eyes between, The smoke trails of aircraft,
The kite tails and light shafts, There’s a language in the sky
There are bones, Hiding under the viaduct
Sweeping down by the railway line, Making wagers with the day
There’s a rumour, Dirty as a chimneystack
Quiet as roadkill, On the northbound carriageway
Foto? Passi diversi e colori, ma ancora a Milano …
Beh, poi penso siano veramente in pochi a conoscere Thea: poeta, cantautrice, 35enne nata ad Oxford da genitori Irlandesi, merita di essere ascoltata …
Bellissimo il brano di Thea Gilmore! Non la conoscevo proprio.
Un piacevolissimo ascolto in queste prime (per me 😉 ) ore della giornata.
Buon step a te !
Primula
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🙂