La famiglia di Garnet Carter si era trasferita dal Tennessee a Chattanooga, sulla Lookout Mountain nel 1894 quando lui aveva 11 anni: attivo nell’aria imprenditoriale sin da giovane, nel 1924 – aiutato dalla moglie Frieda – decise di sviluppare un’area residenziale proprio dove viveva, chiamandola Fairlyland dandole una sorta di assonanza di folklore europeo (passione di Frieda).
Lo sviluppo residenziale includeva nel progetto un campo da golf, poi riconsiderato per tempi e investimenti, arrivando a disegnare quello che poi divenne il primo mini-golf americano, il Tom Thumb Golf, con una serie di statuette di nani da giardino e fontanelle che lo caratterizzavano: l’idea era buona e cominciò a diventare una piccola catena.
Mentre Garnet sviluppava il franchising, la moglie Frieda lavorava per rendere attrazione turistica un gruppo di formazioni rocciose sulla cima della Lookout Mountain, chiamandola Rock City, che terminavano con uno sbalzo e una cascata chiamata Lover’s Leap da cui – in giornate particolarmente limpide – si potevano vedere 7 differenti stati.. Quando la crisi del 1929 spazzolò via molto dell’economia americana, il business dei Carter rimane quasi esclusivamente Rock City, ma l’assenza di mezzi di comunicazione e media diffusi rendeva difficile farla conoscere a chi passava sulla interstate.
Garden ebbe un’idea geniale, assoldò un imbianchino con il compito di viaggiare in tutta la regione e creare delle indicazioni stradali: Clark Byers. Clark offriva pochi dollari agli agricoltori per poter dipingere sul tetto delle loro fattorie e case tre semplici parole “SEE ROCK CITY” (“visita Rock City”) in bianco su fondo nero, dipingendole a mano libera malgrado differenti dimensioni. Dal Michigan al Texas sono stati oltre 900 i tetti dipinti, trasformati in cartellonista pubblicitaria e indicazione stradale, e portando finalmente il successo alle idee dei Carter.
Il lavoro di Clark invece è divenuto arte.
Foto? Mi è venuto a trovare un collega da Atlanta, e mi ha portato un tetto di Clark Bayes …
Vacca che storia! … scusa, è una citazione canora emiliana di Zocca.
Boia d’mond lader!
ha ha ha
Bella questa storia!
potresti tentare un approccio simile dipingendo “Vieni in Molise”? 😉
Facendo il verso allo slogan della Norvegia: Molise, powered by pork.
😂😂😂