Om Mani Padme Hum è il mantra sanscrito che indirizza, in sei sillabe, generosità, etica, pazienza, diligenza, rinuncia, saggezza. Ne conservo il ricordo, oltre alla sua ripetitività nei tempi buddisti, quando nel 1976 ho visto (e sentito) suonare Don Cherry con la sua mitica tromba.
Su questo son riuscito a scovare su YouTube (e abbiate la pazienza di aspettare i primi 3 minuti fino a quando Don prende la tromba e ci insegna il mestiere): http://youtu.be/DTUwpExgtAs
Circa il 17% della popolazione vietnamita professa il Buddismo ed è chiaro che Huan, la mia guida a Saigon, sentendomi scandire con regolarità dal retro della sua vespa “oh madonna ci schiantiamo, oh come cazzo facciamo a passarci, oh minchia stavolta mi faccio male, oh puttana miseria frena” l’abbia foneticamente scambiato per il mantra e mi abbia chiesto di che particolare buddismo io sia seguace.
Gli ho risposto che professo la religione della birra rivelata, che impone a tutti i seguaci il consumo regolare e il ventre dilatato posto sopra la cintura dei pantaloni. Temo di essere stato troppo convincente perché, nella pausa pranzo, mi ha messo davanti due Saigon Beer Strong, dicendomi “celebra il tuo dio“. Poi Lenin diceva “La religione è l’oppio dei popoli“, fischia, te credo ….
Vi passo un’altra dozzina di foto scattate in giro per Saigon: ho provato a metterci due parole di descrizione …
Interessanti anche le scarpe antinfortunistiche del tipo che faceva la granatina. Se sbaglia con la spranga resta zoppo per il resto dei suoi giorni..
🙂