Era una sera del Novembre 1910 quando Ngiam Tong Boon prese due parti di gin, una di cherry brandy, una di succo d’ananas, di arancio e di lime: li mise in uno shaker con ghiaccio e dopo una decina di secondi versò la bevanda in un hurricane glass svasato. Era nato il Gin Sling, solo più tardi chiamato Singapore Sling.
Dove siamo? Ovvio, nel Long Bar del Raffles Hotel di Singapore.
Sorto nell’area che ospitava nel 1842 la più antica scuola di Singapore, la St.Margaret, emblema del periodo coloniale, il Raffles ha aperto, nel 1887 per merito di due fratelli Armeni arrivati dalla Persia, Martin e Tigran Sarkies. Fu poi ampliato e più volte ristrutturato nel 1899, nel 1915 e nel 1931. Si narra che, quando nel 1942 le truppe di occupazione Giapponesi entrarono nella città, trovarono gli ospiti intenti a danzare il loro ultimo valzer e una serie di imperituri bevitori ancora ancorati alla loro ultima birra prima di avviarsi ai campi di prigionia.
Leggenda o fatto vuole anche che qui, il 13 Agosto 1902, proprio nel Long Bar, sia stata uccisa l’ultima tigre di Singapore, decretandone l’estinzione: si era rifugiata sotto il tavolo da biliardo. Secondo me invece si era appoggiata al bancone per farsi una bella birra ghiacciata.
Sono stato qui (a bere, ovvio) nel 1986, prima che una ristrutturazione da $160 milioni lo restituisse alla città come lussuoso monumento nazionale. Ci sono stato ancora domenica per un fantastico Dim Sum nel Royal China, il ristorante chinese del secondo piano, dipinto in “azzurro Tiffany” …
Ma meraviglia, questa storia è un romanzo..compresa la storia un po’ triste dell’ultima tigre di Singapore.
E le foto sono splendide, complimenti!
E ti aggiungo che oggi ho pranzato nel cortile, assaggiando un vitello tonnato magistrale preparato dal loro chef italiano, con una focaccia fresca (non genovese, ovvio) e un bicchiere di buon Sangiovese …
Ah, quando parli di cibo mi fai sempre venir fame :)))
Non continuerò a farti complimenti… mi sembrano diabetici….
ma penso al mio piacere e mi strapiace hahaha la storia il fascino coloniale, …. e le foto.
Grazie dei commenti all’insulina! 🙂
😉