“We’ll all sing hallelujah when Mau comes (when Mau comes)“: le parole con le quale mi accoglie l’omonimo Maurizio quando varco la soglia sono belle cariche, mi tocca rispondergli subito con la strofa successiva “Mau’ll be driving six white horses when he comes (when he comes)”.
Inutile confermare la nostra comune passione per il rock, il vino rosso, le belle donne e per i sigari toscani. E se mai dovesse servire, i versi (riaggiustati) di Neil Young, nella sua rivisitazione di un girotondo della fine dell’800 condotto con le chitarre distorte e graffianti dei Crazy Horses, ci offrono una conferma che due dinosauri si sono incontrati in un buco spazio-temporale nella Via di San Bernardo, nella città vecchia di Genova.
Adoro questo posto, dove la forzosa condivisione del tavolo mentre mangi ti offre l’opportunità di incontrare altre persone, curiosare reciprocamente nelle pietanze prima e poi nelle vite altrui. È una fonte continua di bella scoperta. Riuscire a parlare con estranei, a sorridere con loro, e a trovare bei punti di accordo e altri di fantastico disaccordo in una dialettica a base di nebbiolo è un esercizio intellettuale che mi piacerebbe fare con rigorosa cadenza.
Maurizio va a Berlino la prossima settimana, io probabilmente a Yangon a fine mese, se non riesco a tele-guidare tutto quello che devo fare: ovvio che la foto di oggi sia Mangiabuono (ieri sera) ….
Il riferimento musicale è un brano di Neil Young (Jesus Chariot), che ha messo in rock graffiante una sorta di “girotondo” tradizionale per i bambini anglosassoni: sotto lo potete ascoltare eseguito da lui e dai Crazy Horses, un gruppo di dinosauri musicali (che mai si estingueranno) …
Hai la facoltà di farmi divagare, svagare, o forse perdere, come nessun altro!
Ti rimando – sempre nel mondo dei dinosauri – a questa versione rock marocchina di Khasmir di Jmmy Page e Robert Plant.
Have a nice trip bro
Whole lotta love, bro! Enjoy your day ….
Ps: occhio al post di domani, son certo lo apprezzerai