Lo so, sono un dinosauro.
Giurassico residuato di un tempo nel quale esisteva ancora il PCI (non il “PC” Personal Computer, ma il Partito Comunista Italiano), la musica era distribuita su supporti di vinile che giravano graffiati da una puntina, i panzarotti di Luini erano così grassi che li strizzavi prima di mangiarteli, e le fotografie si facevano impressionando dei cristalli di alogenuro di argento su un supporto di plastica o cellulosa chiamato “pellicola”.
Sono giurassico e tremendamente affezionato ai miei simboli.
Chiamare il mio cane Beria e insegnarle a stare ritta quando suona l’Internazionale (da disco in vinile, ovvio) è un forte segnale che dovrebbe portarmi più al ricovero coatto, ma, si sa, in Italia sono ancora tollerato, dopo che si son viste nipoti di Mubarak ballare la lap-dance e neo-assunte invitate dal Berlusca sui voli di stato per il G8 (e “temo” non per la loro preparazione in politica internazionale) poi fermate con un quarto di quintale di cocaina nel beauty-case (notizia di oggi).
Sono giurassico e mi piace scattare immagini con la pellicola: sia la M7 che la F3 mi danno sensazioni di altri tempi, malgrado non mi metta a fischiettare “Bandiera Rossa” a ogni chiusura dell’otturatore. Trovo che la pellicola abbia una definizione, una latitudine di posa, un rischio connaturato all’errore, che ne fa una cosa romantica di altri tempi.
Ho scattato qualcosa a Genova con una pellicola che non avevo mai provato prima, e trovo che, malgrado gli evidenti errori, le immagini abbiano un fascino e un romanticismo spettacolare …
Ho una vecchia Minolta di mio padre.. forse un giorno “la esco” dall’armadio e la carico per vedere se funziona ancora. Chissà
“Escila” dall’armadio e io ti adotto per una mezza giornata di fotografia lungo la Martesana … io ci metto la tecnica, tu il Merlot 🙂
Sai Mau, devo dire che riesci sempre a stupirmi.
Hai la capacità di “scartare”, manco fossi Pelé, da un life style, che misura le distanze in parsec, come quello lavorativo, a quello dopo, o meglio, pre lavoristico – visti i tuoi orari di passeggio con Beria – , cadenzato delle ere geologiche.
Mi viene da chiedermi se a parte l’essere doppato. E’ ovvio, non può e non deve essere altrimenti, se hai un segreto noto solo a pochissimi iniziati alla reale confraternita del cotechino alla vaniglia.
Io dal canto mio, pur vedendo degli squarci che vorrei fissare – mi accontenterei del mio smartphone – non riesco nemmeno a fermarmi, ma mentre sto scrivendo queste quattro righe, ascolto Paolo Pietrangeli e Ivan della Mea…. Non sei solo caro il mio nostalgico!
forse vivo universi paralleli …
Scherzi a parte, ho una vita alla velocità della luce nella parte professionale, e tento di stemperare con un filo più di easy-going nel personale: il casino è quando le due cose si mescoleranno ..
Stamani, mentre leggevo la proposta contrattuale per un lavoro in Far East, ho ascoltato gli Area, La Mela Di Odessa: siamo due dinosauri nostalgici!
Dopo le cime di rapa e i ricci, cosa sta prevedendo la tua dieta in quella terra benedetta?
In attesa della fioritura dei ciliegi…. non lo dire a nessuno…..fioriscono anche qui, non solo in Giappone. Nel mio piccolo ne ho circa 500 alberi!
Mi barcameno tra ragout con braciole (involtini) di asino, il cui sughetto viene sacrificato per condire i cavatelli di grano arso e spolverati di caciocavallo di podolica;) e strascinate alle puntine di senape (la pianta) con le alici e i pinoli.
Il tutto condito con un vinello, un bland primitivo/cabernet sovignon, self made.
Devo fare di necessità virtù, qui non ci sono molti ristoranti Far east.
Ricorda…. mi casa, tu casa, bro!
La bava è colata copiosa sulla tastiera … Magari in Maggio busso alla tua porta …
Venendo alla notizia di oggi, circa l’arresto in flagranza di reato, della “dama bianca”, viene da chiedersi se chi gli ha attribuito il nomignolo, era un profeta o un cliente!
che dire … che il Berlusca “aveva fiuto”? 🙂 🙂
cisto!!
Il vinile… la pellicola… più passa il tempo più sono affascinanti!
E non ci sono “errori” in fotografia, al massimo sono imprecisioni 😉
🙂
A parte che a me sembrano perfette…
Guardare, pensare la foto, dedicare tempo alla luce, all’inquadratura perché poi non si può più cambiare, aspettare che venga sviluppata: era più bello.
si … si pensava di più prima di scattare 🙂
Pellicola… e chi se la ricorda più?
Fino all’anno scorso in una cabina dell’Enel davanti a casa mia c’era scritto a carateri cubitali “VOTA PCI” quando l’hanno cancellata per riverniciarla mi è dispiaciuto molto.
Non ho mai votato PCI però a quella scritta mi ero affezionato.
Segni di altri tempi ….