Beria, dopo essersi rotolata lungamente in qualche strano odore animale trovato sull’erba di un prato, puzzava come una crosta di formaggio ammuffita, conservata nei pedalini di chi si sia fatto a piedi il tratto da Merida nello Yucatan fino ad attraversare il confine con il Texas. Faceva proprio schifo.
“Beria, cazzo, ma non vedi che anche la coda si rifiuta di rimanerti attaccata, da quanto tanfi? Fortuna che ho trovato uno slot libero e questo pomeriggio di fai un bel bagno“. Lo sguardo del mio cane è un misto di compatimento e compassione per il padrone che si trova. Si gira e si spalma sul tappeto, meditando su una strategia di resistenza passiva, costringendomi a trascinarla a peso morto dal lava-cani.
È tornata vaporosa come il piumino sulle scarpe delle dive hollywoodiane degli anni ’50: morbida, profumata e con una coda imperiale bella gonfia di pelo. Le hanno fatto una toelettatura accurata, compreso taglio delle unghie che, da quando si muove un filo meno, tendono a crescerle. Insomma, sembrava nuovamente un cane e non un pesce in decomposizione, ed è un piacere sentirsela accucciata vicino.
“Beh, non ti senti anche tu un filo meglio così?“. Il suo sguardo, non incline ai lassismi reazionari delle società capitaliste, e in totale ortodossia con la teoria della rivoluzione permanente di Leon Trotsky, mi esprime una totale perplessità. Mi tocca ammansirla con un po’ di storia, di cui è ghiotta.
“Sai Beria, che Leon, negli ultimi mesi della sua vita, esiliato in Messico, scrisse un documento conosciuto come “Il Testamento di Trotsky”, dove critica apertamente Stalin (come del resto aveva fatto nel suo libro “La Rivoluzione Tradita”), e ringrazia i suoi amici e compagni. La parte finale è un bellissimo atto di amore verso la moglie, Natalia Sedova, e in generale, verso la vita. Adesso te la trovo e te la leggo.”
… In addition to the happiness of being a fighter for the cause of socialism, fate gave me the happiness of being her husband. During the almost forty years of our life together she remained an inexhaustible source of love, magnanimity, and tenderness. She underwent great sufferings, especially in the last period of our lives. But I find some comfort in the fact that she also knew days of happiness.
For forty-three years of my conscious life I have remained a revolutionist; for forty-two of them I have fought under the banner of Marxism. If I had to begin all over again I would of course try to avoid this or that mistake, but the main course of my life would remain unchanged. I shall die a proletarian revolutionist, a Marxist, a dialectical materialist, and, consequently, an irreconcilable atheist. My faith in the communist future of mankind is not less ardent, indeed it is firmer today, than it was in the days of my youth.
Natasha has just come up to the window from the courtyard and opened it wider so that the air may enter more freely into my room. I can see the bright green strip of grass beneath the wall, and the clear blue sky above the wall, and sunlight everywhere. Life is beautiful. Let the future generations cleanse it of all evil, oppression and violence, and enjoy it to the full.
L. Trotsky
27 February 1940 – Coyoacan
Foto? Difficile. Una bicicletta rossa in un giorno di pioggia mi sembrava forse la cosa che si potesse avvicinare di più ….
Bel post Mau. Due coccole a Beria. 🙂
Thanks!
Nel tuo post c’era un profumo di talco misto all’aria fresca del mattino
Adulatrice poeta! Si sentivano in sottofondo le note dell’Internazionale?
assolutamente si! Mi sono alzata in piedi con il pugno alzato. Il mio capo mi ha chiesto se stavo avendo una paresi….
La vita è bella. Possano le generazioni future liberarla da ogni male, oppressione e violenza, e goderla in tutto il suo splendore.
Peccato non sia avvenuto nulla di tutto ciò e che la quarta internazionale sia stata messa sotto i piedi delle scrivanie per non farle dondolare.
Si, peccato veramente ….
Non ce ne sono più di uomini come Trotsky e di donne come Beria…
…. Beria (nel senso Laurenti) era maschietto, ma se il riferimento è all’edotto quadrupede non posso che concordare 🙂
All’edotto quadrupede, of course 😉