Gli elicotteri del servizio anti-squali pattugliano costantemente la costa, mentre le onde si rompono con tavole da surf che le solcano: da Bondi beach a Bronte è la camminata più famosa di Sydney, realizzata a partire dal 1930, e costantemente ampliata, mantenuta e migliorata.
“Bondi”, o “Boondi” è un antico nome aborigeno, che significa “il rumore dell’acqua che si rompe sopra gli scogli”: a partire dal 1855 la spiaggia è una meta di svago, prima come bagno privato e poi, dal 9 Giugno 1882, una “spiaggia libera” a disposizione di tutti. Questa è civiltà.
La spiaggia, è famosa anche per l’impetuosità dei suoi flutti. Domenica del 6 Febbraio 1938 (The Black Sunday), una serie di onde si abbatterono sulla gente, costringendo gli addetti al salvataggio a trarne in salvo oltre 250. Purtroppo 5 di questi non ce la fecero e annegarono. Il “Bondi Surf Bathers’ Life Saving Club”, famoso nel mondo e fondato nel 1907 per garantire la sicurezza dei bagnanti, viene definito “the world’s first life saving club”.
Nota anche per la sporadica presenza di squali: ho avuto modo di verificare personalmente il Natale di due anni fa, quando le sirene ci hanno ordinato il “fuori tutti” e Cami ha sostenuto la sua tesi che in Australia lei non fa il bagno, al massimo “pucia” un po’ gli alluci e basta.
Foto, Iceberg on Bondi, con la sua spettacolare piscina, e qualche altra immagine scattata tra Bronte e Bondi …
Dai tuoi post si sente proprio quanto ti piace l’Australia! E in effetti, viste le foto, come fare a darti torto…
🙂 prima o poi mi fermo qui ….
Si. 😉
Spettacolare! Questi luoghi sono stupendi…
L’unica cosa che mi fa tremare è che il cognome di Sandro Bondi significhi una cosa tanto poetica. O che una cosa tanto poetica abbia questa parola a significarla 🙂
Bellissimo davvero! Però la Cami ha ragione eh, io neppure farei il bagno con il pericolo degli squali!