Stamani la graffiante voce di Captain Beefheart mi ha tenuto compagnia mentre mi radevo. È “Willie The Pimp” (Willie il Magnaccia”), dal grandioso album di Frank Zappa “Hot Rats” topi caldi, che racconta la parodia di protettori e prostitute in un albergo di Coney Island (New York):
I’m a little pimp with my hair gassed back, Pair a khacki pants with my shoes shined black
Got a little lady walk the street, Tellin’ all the boys that she can’t be beat
Twenny dollah bill (I can set you straight), Meet me onna corner boy’n don’t be late
Man in a suite with bow-tie neck, Wanna buy a grunt with a third party check
Standin’ onna porch of the Lido Hotel, Floozies in the lobby love the way I sell
HOT MEAT, HOT RATS HOT ZITS HOT CHEST, HOT RITZ HOT ROOTS HOT SOOTS
Realizzato nel 1969, Hot Rats è il secondo “solo” album di Zappa dopo la dissoluzione della prima formazione del suo gruppo “Mothers of Invention”. Risultato di una forte influenza jazzistica, tutti i brani, eccetto Willie The Pimp, sono strumentali, con lunghi assoli su una base orchestrale estremamente ritmata e articolata: il genio di Zappa si rivela in pieno in questo album.
Tutti i brani sono scritti, composti e arrangiati da lui, e le sue capacità come chitarrista totalmente in-convenzionale emergono, oltre che in “Willie the Pimp”, in “Son of Mr. Green Genes”, e nel lungo “The Gumbo Variations” dove il pezzo di sassofono e violino merita sia scelto come colonna sonora quando mi si staccheranno le batterie e spero gli amici mi dedicheranno una festa memorabile con musica e vino.
“Hot Rats” fu, con “Cowgirl in The Sand” di Neil Young, una delle primissime registrazioni effettuate su 16 piste, permettendo un equilibrio sonoro e una complessità negli arrangiamenti poli-strumentali assolutamente irraggiungibile prima. Il brano di apertura, “Peaches In Regailia” è tutt’oggi a 45 anni di distanza, una cover suonata come un classico da moltissime band di rock-jazz. Si, “Peaches in Regalia”, era l’Aprile del 1979 a Zurich, e l’ho ascoltato suonare da Frank Zappa all’Hallenstadium come ultimo brano del suo concerto.
Foto? Guardo fuori dalla finestra, sta cominciando la giornata qui in Asia …
Per chi non ha mai ascoltato “Willie” …
Albeggia anche qui. Buon lavoro Mau 🙂
Buona passeggiata!
Grazie Mau. 🙂
Buona giornata… Thank god it’s friday!
Yeahhhhhhh
la trippa che ballonzola mi piacerebbe vederla! Ma tu, dall’Asia, caro Maurizio, lo sai che giorno è oggi??
Venerdí 6 giugno?
a parte che oggi è il D Day, sarebbe anche il mio compleanno son 50!!!
beh, auguri auto-inflitti allora!
E vai. Ho un’ora di macchina da fare ora. Indovina la colinna sonora ;).
Quando il tuo post contiene musica, mi ricorda troppo Good Morning Vietnam :). Grazie Mau e grazie Spotify, un’accoppiata vincente.
Goooood morning Scotland!