Changi Airport. Son stanco, e devo aspettare un paio d’ore prima di collassare addormentato.
Poi posso lasciare che la mia massa venga trasportata su un 777 con la Union Jack sulla coda, ma prima ho un paio d’ore da uccidere: si, “kill the hour” è un’espressione idiomatica inglese che significa “far passare il tempo”. Mi vien da chiedermi se poi ci sarà una qualche Time Crime Investigation Unit che verificherà i minuti che ho strangolato, i quarti d’ora accoltellati, le mezz’ore cui ho sparato col Barrett?
Si, lo ammetto, il fatto che mi stia ponendo questa domanda la dice lunga sul mio stato di stanchezza e confusione mentale: tempo di tornare a casa e ricominciare ad avere un tranquillo tran-tran.
Tranquillo si, per almeno 3 settimane prima di tornare ancora una volta nella sand-box del Medio Oriente e poi potrei andare a vedere (per un buon, giusto e umanitario motivo) che succede in Africa Sub-Sahariana, dove mi sa siano cazzi acidissimi, tanto per usare un’espressione che la Her Majesty ignora.
Foto? Out-takes di Tekka, che oggi non ho avuto manco il tempo di serenamente espletare le mie funzioni fisiologiche …
Buon rientro Mau 🙂
Thanks! Passeggiata di 13 ore stanotte, attraverso Indocina, Bangladesh, Nepal, Kazakhstan, Iran, Russia, Turchia e fette sparse di Europa. Ci pianto un pisolo epocale …
E una volta arrivato non ti accorgerai neppure della differenza. Qui sono 30°C all’ombra… 🙂
In effetti l’espressione “ammazzare il tempo” è curiosa e terribile allo stesso tempo. Quanto tempo abbiamo ammazzato nelle nostre vite? Quanto tempo saremo riusciti invece a salvare, vivendolo in pienezza? 🙂
Buon rientro! Qui purtroppo è scoppiata l’estate 😦
Ooooh, che foto belle e coloratissime Mau!
Buon rientro caro!
🙂