“Camminando la pioggia“, è un’espressione che mi piace molto più di ‘camminando nella pioggia’: “walking the rain“, anzi “walking my rain“, la mia pioggia nel mattino di una Genova che fa fatica a svegliarsi e uscire dal letto e sono solo con la mia compagna quadrupede.
Stamane sono uscito con Beria in un’ora nella quale era più facile incontrare chi rientrava da un venerdì sera allegro piuttosto che chi si fosse svegliato in un sabato mattina uggioso, umidiccio e lento: una pioggia tiepida ma intensa ci ha accompagnati per la prima ora mentre scendevamo dai carruggi verso il Porto Antico e poi a ritroso, a incontrare una città di panettieri, pescivendoli e caffè che si stropicciano gli occhi.
Ho rotto l’atmosfera ossianica e un vago pessimismo Leopardiano con un mitico pezzo di focaccia, bello unto e saporito: gli occhi di Beria mi dicono “Tu non dimagrirai mai se non impari a condividere (con me, ovvio) quel ben di dio (malgrado entrambi siamo materialisticamente atei)“. La vita non è solo bella, è spettacolare!
Uno scatto mentre stava cominciando ad albeggiare …..
Bellissimo scatto! Buon fine settimana Mau 🙂
a te!
bello anche lo scritto… atmosfere
Grazie!
Wow!! Buon weekend, e buon relax 🙂
Anche a te!
A parte che la foto è bellissima, a parte che prenderti il tempo all’alba solo per te, con Beria al fianco è molto poetico, devo dire che la cosa migliore è il metroquadrato di focaccia.
Altroché, tu hai capito il senso della vita… come sempre hai ragione 🙂
Solo un metroquadro? Veramente era una pertica di focaccia, cioè 1/12 dello iugero: oggi aderisco allo standard di misurazione medioevale 🙂
Immagine bellissima e la focaccia?
La focaccia si è vaporizzata …..
Amo Genova. Bellissima la foto e avvolgente il tuo racconto
Grazie!
mi sono commossa per le parole (mi sembrava di essere nella narrazione di un film), per la foto e per il pezzetto di focaccia unto
Adulatrice triplice e fraterna 🙂