Giornata lunga, cominciata guardando la nebbia dall’alto e terminata guardando una quaglia, che forse è anche un’altro tipo di pennuto ma mi diverte chiamarlo così.

Sveglia alle 4:30 stamani e poi, intorno alle 5, stavo guidando in un’autostrada illuminata a giorno e disseminata di speed-camera in modo così denso che un’insalata di finferli potrebbe sentirsi offesa: costretto a mantenere un’andatura monotona, mi sono salvato solo con un po’ di musica e oggi la scelta è caduta sui Clash. Cantati a squarciagola, ovvio.

Mi pareva “stonato” lo stonare London Calling e, complice il fatto che sono un ragazzaccio provocatore, la selezione del brano ripetuto più volte è stato Rock the Casbah!

Now the king told the boogie men, You have to let that raga drop
The oil down the desert way, Has been shakin’ to the top
The Sheik he drove his Cadillac, He went a’ cruisin’ down the ville
The muezzin was a’ standing, On the radiator grille …

Foto? Quaglie e nebbia, ovvio …

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It's been almost 50 years that I travel across the word (and the 7 seas), on business or vacation, but always carrying with me a Leica camera. I started keeping this kind of journal a while ago. Even if sometime I disappear for ages, I'm then coming back with semi-regular updates: publishing is a kind of mirroring of my state and emotions, and you need to take it as it is. All published photos are mine.

9 Comment on “Dalla nebbia alle quaglie?

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