Odio dire “l’avevo detto“: è ammettere che sono stato in grado di “leggere il futuro“, o meglio “dati un insieme di indicatori, sviluppare una ragionevole previsione di come i fatti si sarebbero evoluti“, ma non sono stato in grado di intervenire in modo tangibile, visto che normalmente da buona Cassandra pelata, prevedo problemi e disastri. Del resto il mio lavoro si potrebbe sintetizzare nel “prevedi ciò che accada e se va bene spingilo, se invece non è una cosa che ci piace, vedi di fermarlo o meglio di cambiarlo”
Quando riesco a intervenire il “futuro“, sempre inteso come “tendenza della funzione differenziale complessa di processi” , il futuro cambia: son ragionevolmente bravo in questo.
Quando invece mi capita di percepire segnali che guidano alla violenza, alla sopraffazione e all’assassinio, il sentimento è amarezza, tristezza, forse anche rabbia: difficilmente ho modo di intervenire se non quello di parlarne, di far crescere la conoscenza e la critica. Informare, condividere, ragionare: fare cultura.
Non c’è futuro senza cultura.
“Non c’è futuro senza cultura” dice una scritta sui muri delle università di Città Studi: la vedo da sempre, e da sempre mi piace. Da sempre la condivido. Da sempre ci credo.
Giù in Africa, in Kenya al confine con la Somalia, dei fanatici (deboli e ignoranti) sono andati a macellare dei ragazzi che studiavano. Ragazzi che si costruivano una cultura per costruirsi un futuro. #weareallkenyans.
Vinceremo noi, lo so. Vincerà la nostra voglia di libertà, di cultura, di futuro, lo so. Ricacceremo l’ignoranza e il fanatismo nelle fogne della storia e faremo scorrere molta acqua. Cultura è libertà.
Foto? Son tornato per qualche giorno a Milano e sono andato in Città Studi ….
Non c’è futuro senza cultura. Cultura è libertà. Sottoscrivo.
Nel frattempo però ignoranza e fanatismo si espandono. Shit.
So che potrei essere tacciato di ignoranza, ma rispondere con sberle ancora più forti potrebbe essere una valida soluzione ….
Sì, ma di che cultura si parla in un’economia neoliberale in cui tutto viene monetarizzato, in cui le università diventano imprese la cui unica finalità è il profitto?
Vinceremo noi? Lo spero…
Non conosco la situazione in Africa e in medio oriente e non so in che contesto è maturato questo scempio. Di sicuro tu hai più informazioni di me su questo punto.
Vedo però una deriva estremista che non mi piace per nulla e che si sta espandendo un pò troppo secondo me.
Vedo inoltre che qui in patria si sta prendendo troppo sotto gamba il fenomeno e questo mi fa ancora più paura.
😦
Come darti torto Maurizio? Spero davvero che un giorno saremo davvero noi a vincere.
A presto!
“la realizzazione dell’uomo è studiare e aiutare”
… quanto a “vinceremo noi” spero tanto, ma … per ora la violenza e l’ignoranza fa il padrone a questo povero mondo! sono un ottimista di natura, ma ora traballa il mio ottimismo 😦
però confido a questa generazioni, spero che non si arrendono mai! perché e vero;
NON C’È FUTURO SENZA CULTURA
🙂