Ci siamo seduti sulla veranda fuori, mentre il traffico su via Lomellina andava scemando e le parole delle discussioni, dei ricordi, delle confessioni e dei pettegolezzi dei tavoli accanto si mescolavano con l’odore del vino e il profumo dell’amicizia.
“Io c’ero in XXII Marzo quel giorno quando Giannino Zibecchi è stato ucciso, investito da quel maledetto camion che stava facendo il carosello per disperderci mentre sparavano i lacrimogeni. Eravamo lì per lottare contro l’assassinio di Claudio Varalli la sera prima. C’era anche Franco, che si era appena rotto una gamba e girava con la stampella: l’abbiamo usata per sollevare dei sampietrini e tirarli addosso ai poliziotti che caricavano ….”
“Beh, io penso che debba esserci anche amicizia, complicità, sintonia in una coppia e con lui adesso la sto veramente trovando. Pensa che talvolta ci guardiamo negli occhi e ci mettiamo a ridere, così per nulla, per la gioia di essere una vicino all’altro. Posso quasi pensare di essere felice con lui ...”
“Lorenza, ci porti un’altra birra e poi quel Chianti che Rudi ci ha aperto ieri sera. Ah, guarda che venerdì saremo in 14 e non in 10. Si lo so che è tutto pieno ma ci sono anche Marco e Alice che vengono da Bologna e portano due loro amici, mica posso dirgli di andare a mangiarsi una pizza e poi venire qui per la fasta? Dai, porto io un paio di sedie e ce li facciamo stare ….”
“Ho dato la parte istituzionale dell’esame di Storia, ma le domande erano forse troppo ampie, cose tipo ‘Il Papato nell’Alto Medioevo’ o ‘La trasformazione Feudale in Francia’: cose sulle quali potresti scrivere una decina di saggi e non poche righe di risposta. Mah, forse voleva anche mettere alla prova la nostra capacità di sintesi. Mi sembra comunque mi sia andato bene, prossima settimana ci dicono il risultato per poi accedere alla parte monografica …”
“La cucina l’ho dipinta di giallo albicocca, mentre nella sala ho fatto una parete rosso mattone: mi piacciono le tinte calde, questi colori pastello che mi fanno poi contrasto con l’arredo. In cucina è tutto acciaio, si lo so che è un casino da tenere lucido ma sai che bello. No, camera da letto ho lasciato il bianco: è piccola e voglio solo mettere un bello specchio che dia un po’ più un senso di profondità …”
“Cami, ci dividiamo gli straccetti di pollo fritti e i crostoni di lardo al miele, che ho bisogno di cucina poco salutare? Poi un piatto di formaggi di bufala così riesco a bermi un bicchiere di Sangiovese anche, dopo lo Spritz ….”
Si, son riapparso a Milano: qualche giorno e poi torno nella sandpit.
Foto? Spritz-Cami e altri momenti alla Cooperativa La Liberazione ….
Beh, dai, mi merito o no un premio per averti “introdotto” in Cooperativa? ;o)
Belli i vostri discorsi… io mi sto coltivando Beatrice: ha solo 8 anni ma già l’ho portata un paio di volte da Rudy!!
Il corretto modo di educare le nuove generazioni …. 🙂
Bello saperti in terra italica.
Mi è piaciuto leggere le tue divagazioni, pur non capendo se erano esercizi di stile, stralci di conversazione con la Cami, o opera di una specie voyeur uditivo, che capta stralci di conversazioni altrui.
Fantastiche le foto. La Cami era persa in mondo tutto suo, mentre il cane in attesa che la briciola cada ai suoi piedi o che il buon Dio gli regali il dono della telecinesi, è bellissimo.
Ammetto la mia profonda invidia per Johakim81 che riesce a portare la figlia in cooperativa…. i miei 9 e 4 anni, mi massacrano per andare dal re dei fast food. Tristezza 😉
Joakim porta la nipote in cooperativa: è una nonna più giovane di noi 🙂
Un abbraccio bro, stammi bene in quella gran terra benedetta che è il Tavoliere!
Caro Maurizio, il posto sembra molto carino…
Mi è piaciuto anche il collage di conversazioni, capita spesso anche a me di far caso a cosa dice la gente quando vado in un posto.
Ciao!
Il posto è “vero”, ma talmente particolare e unico che sembra la porta di accesso a un collasso spazio-temporale che ti porta in una sorta di universo alimentare ed enologico socio-comunista 🙂
Hehehe…
Mi hai fatto pensare al Caffè Tito di Sarajevo. Ci sono stato l’estate scorsa…
Appena entri ci sono dei pezzi di artiglieria della seconda guerra mondiale e uno striscione rosso con scritto «Mi smo Titovi, Tito je naš», “apparteniamo a Tito, Tito ci appartiene” 🙂
.. e sentiamoci questo brano allora:
Bellissima! L’avevo citata anche io qui 🙂 Grazie Mau!
Amici … cosa saremmo senza? Bella l’atmosfera che si respira leggendo questo post 🙂
Buona permanenza in Italia, anche se per pochi giorni, e goditela tutta! 🙂
Primula
atmosfera serena, vera, sincera e spontanea: dovresti farci un salto …
PS: sto compilando il modulo per il visto Chinese …
I luoghi di incontro che piacciono moltissimo a me, davvero. Prendo nota.
Progetto Cina? Bello, un altro mondo in tutti i sensi, ma affascinante.
yep, torno per 5 giorni a Shanghai, 4 di lavoro e 1 di fotografia 🙂
Hey! E’ vero che per te 6 o 7 ore di volo sono come per me due fermate di metropolitana da Centrale a Duomo!
Divertiti e rilassati 🙂 machettelodicoaffà? mi sembra che tu abbia già provveduto!
E buona Cina, dunque!
Esatto, manco mi slaccio le scarpe per 6 ore in aria: relax poco, una piccola grana in famiglia e le solite 10 ore al giorno in miniera virtuale.
Ah, prima della China sono in South Africa, e so che sei sensibile all’argomento 😉
Un abbraccio e due tazze di Gotturnio!
Kaak! E’ l’unica parola che mi hai detto in Afrikaans… Ti invidio, fratello 🙂
“Vriend”, ‘amico’ in Afrikaan ….
Bellissima la prima foto Mau!!
Grazie!