Sabato ho esagerato in fatto di socialità: ho parlato (1) con la tipa della lavanderia dove mi faccio stirare le camicie “G’moring Mr. Mau, folded as usual?“, “Yes please. Take care.”, (2) con la cassiera di Whiterose “Hi, good morning!”, “How’u sir today?“, (3) con il benzinaio “Full of special, please”, “Cash only, boss!“, “Yep, cash!”.
Mi son sentito un casalingo carcerato.
E dire che c’è chi sostiene io sia un animale sociale capace di relazionarsi con chiunque e ovunque: bisogna ammettere che in questo Emirato gli aspetti relazionali sono un filino contratti, oltre qualsiasi immaginazione. Ho raccattato la libreria musicale e, in attesa del nuovo servizio “on-line” i iTunes, ho clikkato a casaccio.
I look at you all see the love there that’s sleeping, While my guitar gently weeps
I look at the floor and I see it needs sweeping, Still my guitar gently weeps
Era il 5 Settembre 1968 quando i Beatles, nell’EMI Studio di London, registrarono questa canzone di George Harrison. George stava leggendo i Ching ed era rimasto colpito ed attratto dalla filosofia degli opposti: aprendo a caso il libro trovò le due parole “gently weeps”, e cominciò da lì una istintiva e fluida composizione, come ci racconta in un’intervista per Rolling Stones:
“…. I wrote “While My Guitar Gently Weeps” at my mother’s house in Warrington. I was thinking about the Chinese I Ching, the Book of Changes… The Eastern concept is that whatever happens is all meant to be, and that there’s no such thing as coincidence — every little item that’s going down has a purpose. “While My Guitar Gently Weeps” was a simple study based on that theory. I decided to write a song based on the first thing I saw upon opening any book — as it would be relative to that moment, at that time. I picked up a book at random, opened it, saw ‘gently weeps’, then laid the book down again and started the song. ….”
Ci sono, nella prima versione scritta da George, due strofe che poi nella registrazione (dove la chitarra è suonata da quel mago che è Eric Clapton) non sono state inserite:
I look at the trouble and see that it’s raging,, While my guitar gently weeps.
As I’m sitting here, doing nothing but ageing, Still, my guitar gently weeps.
La frase “sitting here, doing nothing but ageing” è stata una sferzata: ho raccattato la signora tedesca a telemetro e sono uscito a scattare qualche immagine. “Ageing forse, ma di sicuro scattando qualche immagine, cazzo!” ….
Come non ascoltarla, nel “Concert for George” dopo che il cancro se l’è portato via a 51 anni …
Bravo, è così che si fa!! 🙂
La signora tedesca -a telemetro, giusto per non creare fraintendimenti 😉 – non tradisce mai!!! 🙂
La signorav edesca a telemetro ti fa venir voglia di vivere la vita 🙂
Nel suo piccolo, anche la Canon… Fotografare è davvero, ogni volta, fonte di gioia…
🙂
Doing nothing but ageing… miiii! Ho paura che ‘sta frase me la ricorderò a lungo 😱
Come va la tua gamba?
La gamba migliora, zoppico ancora un filino ma non sembra più una zampogna, ancora un paio di settimane di cautela, e comincio fisioterapia ….
Grande! Allora il nuoto funziona! 🙂
Insieme a ghiaccio, anti-infiammatori e riposo … direi di si: hai intenzione di iscriverti ad una gara di Triathlon quindi?
Pensavo di passare direttamente all’Ironman per una remise en forme più veloce… Che dici? 😀
ti fa mia la sbarlafùs! 🙂
Pesante quando la gente non parla. In ogni caso mi associo alle lodi per la signora tedesca! Le foto sono una conferma, come sempre…
Bella anche la canzone! 🙂
Pensavo che la scarsa attività socio-culturale qui fosse uno scherno dalle cicale di Dubai, ma devo ammettere che un filo di ragione c’è …