Un filo di assenza, mi scuso: lavorare dall’Italia invece che dalla Sandbox mi sta facendo apprezzare ogni singolo minuto libero.
Ho fatto una prima visita alla Cooperativa La Liberazione, per una berretta taumaturgica e quattro chiacchiere, sono andato a vedermi la mostra fotografica sull’Italia “in-out” e ho incontrato Roberto Brosan (fotografo con una gran esperienza americana alle spalle, comprese alcune copertine di Time) e abbiamo chiacchierato di Leica e di pellicole in bianco e nero. Son passato da Ryu che mi vuol tentare con uno scellerato acquisto e gli ho risposto che sto invece pensando ad un acquisto ancora più scellerato.
Sono andato a rivedermi l’ipnosi dei Momix: forse la quinta o sesta volta che assisto alle loro performances, ho ogni volta il desiderio di tornare la sera successiva, e poi ancora quella dopo e poi ancora. Uno spettacolo fantastico, al Teatro Nazionale, non perdetevelo. Ho in canna di andare alla presentazione di Ivo Saglietti domani sera, e bermi un bicchiere con un gruppo di altri maniaci dell’otturatore. Ho visto un paio di amici e promesso ad altrettanti di incontrarci.
Grazie a Michele mi son bevuto due bottiglie di spettacolare vino Molisano e ho affettato una mezza dozzina di fette di pancetta, mandando in disgrazia il mio progetto di contenimento calorico. Son andato a nuotare dove nuotavo oltre 40 anni fa, ma con la stessa voglia e divertimento: unico problema che adesso a fare i 100 stile, grazie anche all’assenza di allenamento, ci metto il doppio di quanto ci mettevo quando avevo 14 anni.
Il tutto lavorando la normale dozzina di ore al giorno.
Beria non mi molla un secondo, mi marca stretto come un terzino negli anni del pallone eroico. Se mi muovo per casa mi segue, venendosi ad accucciare vicina: la scopro nelle ore antelucane a spiarmi, battendo un paio di volte la coda in segno di saluto. Ci siamo fatti una serie di chiacchierate sulla situazione economica della China, sulle guerre in Medio Oriente e sulla voglia che ho di tornare a Jerusalem dopo così tanti anni che non ci metto piede: ma tutto questo nei prossimi post.
Anche la fotografia impigrisce un filo: mi son messo a “truzzare” qualche immagine scattata con l’phone ….
Beria è bellissima! Dev’essere molto simpatico averla sempre dietro…
Stamattina ho mangiato l’ultimo dei tuoi datteri. Conoscendomi sapevo bene che sarebbero durati poco! Forse sono anche più calorici della pancetta 😀
Sto armeggiando con la D-Lux, niente male il gioiellino! Grazie ancora.
Posso ipotizzare quale sia il tuo prossimo folle acquisto: una Mochrom, per caso? 😉
Un abbraccio
Adulatore storico-contadino & sbaffatore di datteri! Si, la tentazione è di aggiungere la Monochrom, ma l’investimento è folle … potrei prendermi un round-the-world ticket in business con gli stessi talleri!
🙂 In effetti non è che sia poco costosa…
Ma si sa… I talleri vanno e vengono (più vanno che vengono), la Leica resta.
Si, ma penso che mi farò passare l’idea malsana: ho una fantastica M7 che con la giusta pellicola da risultati spettacolari, e c’è anche la giusta scommessa di sapere solo dopo qualche giorno se hai scattato quello che volevi. Anzi, magari Sabato la tiro fuori e uso l’ultimo rullino di Kodak CN400 che ho …
Errata Corrige: Monochrom
Ah, dimenticavo: “I feel good”, tornando da Shanghai ho visto il film sulla vita di James Brown, ed eccolo qui in uno spettacolo del 1966 …
Ciao Mau. I Momix sono fantastici. Le tue foto pure 🙂
Qualche coccola a Beria da parte mia
qualche ORA di coccole … sta diventando una lasciva borghese, infatuata con le grattate tra le orecchie e sotto la pancia, altro che una dura e pura comunista, diavolo di un cane!
Conoscendoti ne approfitta finché ci sei… 🙂 visto che le sparisci sempre…
🙂
Belle foto anche con l’IPhone… 🙂
Giornate un po’ convulse per me e domani in partenza per un corso. Mi sa che non riusciremo a vederci in questo tuo giro 😦
Fino a quando sei qui?
Parto domenica mattina per Johannesburg ….
Allora al prossimo giro! 🙂
Yessssss: che prossimo giro arrivo da Russia e Turkia e ho nuove storie e nuove foto 🙂