“Yaahkh, Har-dee-dar”
“Yaahkh YEE-Har-dee-dar-HKAH Yaaaakhhh Har-dee-dar YEHK YAHK Yek Yaah Har-dee-dar kh”
Ho un albero davanti alla mia stanza, alle 5 di mattina si è posato uno stormo di uccelli e hanno cominciato a lavorare sul fatto di farmi girare le palle. Cazzo, non emettono “cinguettii da passerotti e fringuelli“, ma “urla bestiali di polli pelosi”. Quando sono assolutamente certi di averti scassato le palle passano oltre.
Il nome scientifico è Hadala Ibis, ma le storpiature sono frequenti, e l’origine del nome (che dire l’onomatopea si perdono lettori) è chiarissima dal richiamo gracchiante col quale tormenta le mie mattine. Hanno un becco allungato col quale si cibano di larve, vermi e piccole lucertole. Pare che sia un volatile estremamente sociale: una volta che uno di loro trova un obeso pelato che vorrebbe dormire almeno fino alle 5 e 15, passa l’informazione a tutti gli altri e si radunano a emettere il loro richiamo.
Solo quando sentono un bestemmione poliglotte si pacificano e volano oltre. Cacano delle cose incredibili: se ci passi sotto è come fare la roulette russa.
Son sempre in South Africa: visto che il lavoro un filo mi assorbe passo a fotografare una “natura morta di fiammiferi in tre distanze“, in camera …
Rumorosa, ma incantevole questa camera!
Yaahkh, Har-dee-dar, amico mio, goditi l’Africa 🙂
🙂
Hahahaha…
Figli di buona donna! Immagino che gli avresti tirato volentieri il collo!
Un abbraccio
PS
Ammazza che stanzetta!
Stavo pensando a una doppietta difatti 🙂
Già le cornacchie mi danno fastidio la mattina, figuriamoci questi…
🙂