Masha stamani mi guida tra i mattoni di Krasny Oktyabr, Ottobre Rosso, fabbrica di cioccolato e dolciumi dismessa e trasformata in un interessantissimo centro moscovita di contemporary art, locali cool e tizi che la mattina bevono acqua per combattere seri hangovers da vodka.
Ci perdiamo (che “trovarsi” era troppo facile) tra le uscite della stazione di Kropotkinskaya, attraversiamo la spianata della Chiesa del Cristo Redentore tra plotoni multilingue di turisti con le guide che agitano bandierine nazionaliste e complicati sistemi interfonici per snocciolare storia e arte del posto, attraversiamo il primo braccio di fiume e pieghiamo a destra.
L’entusiasmo che riesce a trasmettere mentre scatta immagini con la sua Canon è contagioso: mi sembra di ritrovare Five Points a New York, la Centrale Energetica di London, alcuni posti di Chicago e Ghirardell Square a San Francisco. Burning Man, la spendida follia nel deserto Americano.
Il rosso del mattone a vista si confonde con la street art e con le poche persone che questa mattina stanno animando questo bel recupero di industria urbana. Commenta la signora tedesca a telemetro e ne esce una bella chiacchierata su cosa per noi significa fotografare.
Passiamo il secondo braccio del fiume e risaliamo verso la Tretyakov Gallery, puntando a Park Kultura: mi pare di essere tornato indietro di un decennio quando venivo da queste parti durante le fredde giornate invernali.
Il tempo è spettacolare e tutti sono fuori a goderne: mentre ci beviamo “twa americano” (che sto rifacendo progressi nella lingua di Mayakowsky), c’è un mondo che pedala, pattina, corre, cammina, cazzeggia, fotografa, amoreggia, beve e si sdraia sull’erba dei prati lungo fiume. Vicino alla Galleria c’è chi passa nelle fontane a terra per puro divertimento in una inusuale calda settimana moscovita di fine settembre.
Foto? Una bella mattinata …
Belle quelle fontane a terra!!! 🙂
🙂
Che bella luce hai colto in quelle fontane Mau
Thanks!