Oggi ho esagerato con l’indice destro: ho un crampo da otturatore.
Dopo il mercato del pesce ho posato il sedere su un paio di linee della metropolitana e, preceduto, contornato e seguito da uno tsunami di vecchiette, ho raggiunto il mercato di Gyeong-dong nel distretto di Dongdaemum, nella parte nord-est di Seoul.
Il mercato e’ soprattutto rinomato (localmente, in quasi tre ore non ho visto un occidentale) per le erbe officinali della medicina chinese e asiatica, ma le migliaia di banchetti offrono soprattutto verdure fresche e poi qualsiasi altro genere alimentare possa essere consumato in ogni modo possibile dal crudo alla vetrificazione, alla fissione nucleare.
La vastita’ e’ impressionante, credetemi: non la finivo più di camminare e sono certo di non averne visitato nemmeno un quinto. L’approccio e’ molto “zen”, e anche nello scatto di fotografie c’e’ solo di rado qualcuno che mi fa segno di diniego con la mano. Più quelli che vogliono farmi assaggiare i loro prodotti.
Seconda infornata di scatti di oggi, poi prometto torno al parco paio di immagini per post, ma devo recuperare l’impossibilita’ di fotografare in Medio Oriente …
In questo mercato mi ci perderei volentieri anch’io.