Ma sai che non ti avevo riconosciuto al telefono? Avevi una voce così seria e compita che ho continuato a pensare chi avrei potuto conoscere, e invece vada-via-i-ciap sei tu!“, mi dice Rudi mentre allunga un bicchiere a toccare il mio, “Ma la prossima volta dimmi che sei tu!” aggiunge non rendendosi conto di sconfinare nell’ontologia auto-referenziante e forse anche un filo egocentrico-teologica a guardare il colore dello Spritz che sto bevendo.

Sono le 8 di sera e fa ancora un caldo dannato per strada, questo giustifica molte cose, a partire dal ghiaccio presente dentro il bicchiere.

“Ma cosa stai bevendo?” gli chiedo, incuriosito dal colore del liquido a da quello che ci galleggia o meglio germoglia dentro, “China Martini, Martini Rosso, Sciroppo di Menta e Soda, guarnito con una foglia di menta“, mi risponde con l’aria serissima di un barman compito.

“Ma te l’hanno ordinato per motivi di salute o è una tua libera scelta: mi pare un intruglio dalla combinazione un po’ dubbia e il risultato potrebbe essere simile ad un tea alla menta con dentro quattro gocce di sugo di arrosto”. “Ma vai, non capisci niente, tu a forza di viaggiare ti sei imbarbarito: si chiama ‘Milanese’ e sta diventando un cocktail sempre più richiesto“. mi aggiunge, gesticolando come suo solito e trascinandosi la zuffa di capelli bianchi sotto il sorriso sornione che solo un vero oste può avere.

“Per fortuna che me l’hai detto, altrimenti dal nome avrei potuto immaginare una cotoletta a guarnizione o un risotto con l’ossobuco shakerati con due cucchiai di cassoeula”. Fa il finto offeso e mi rimbotta: “Ma quand’è che te ne torni nel tuo paese o comunque a viaggiare un po’ cavandoti dai coglioni, eh?

“Presto, amico mio, presto: Sabato volo via e poi non mi fermo fino ai primi di Settembre”. “Ma dove vai? No, anzi, non me lo dire nemmeno, che i posti che frequenti si addicono più ad un war-lord …

Foto? Son fermo con lo sviluppo dei rullini scattati in montagna, visto che fino a Sabato sera non raggiungo la mia camera oscura a 5mila chilometri da qui: ho recuperato invece degli outtakes di Lisbona, fotogrammi su pellicola che avevo inizialmente scartato e ve li propongo alla rinfusa …

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It's been almost 50 years that I travel across the word (and the 7 seas), on business or vacation, but always carrying with me a Leica camera. I started keeping this kind of journal a while ago. Even if sometime I disappear for ages, I'm then coming back with semi-regular updates: publishing is a kind of mirroring of my state and emotions, and you need to take it as it is. All published photos are mine.

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