Ieri, entrando nella Subway per una secchiata di fermate, mi è parso di ricordare qualche problema relativo alla segnalazione dei treni in arrivo, e una lunga storia mentre vedevo che avrei dovuto aspettare solo pochi minuti sul pannello a led gialli, rossi e verdi che offriva sigle incomprensibili se non da eletti iniziati.
Nel 2003 la MTA, che gestisce il servizio metropolitano a New York, aveva firmato un contratto da $160 milioni per dotare almeno 160 principali su tutta la propria rete di stazioni (quasi 500) di un Public Address Customer Information Screens (PA/CIS), un sistema di informazione sui treni in arrivo. Dopo 3 anni di ritardi e fallimenti, nel 2006, la MTA sospese qualsiasi pagamento a Siemens fino a quando il complesso di problemi tecnici non fosse stato indirizzato. Nel 2007 Siemens annunciò che i problemi erano stati individuati e indirizzati, e che il sistema sarebbe stato reso attivo in 158 stazioni l’anno successivo, nel 2008. Nel 2011 si era ancora ad uno stadio sperimentale su un’unica linea.
Nell’Ottobre dell’anno scorso la MTA ha deciso un ulteriore stanziamento per affrontare, nel quinquennio 2015-2020 una completa informazione su almeno 330 stazioni: qualche mese fa, nell’Agosto del 2016, un sistema a blue-tooth ha cominciato una fase di test di 90 giorni: quando ho alzato lo sguardo sul pannello all’arrivo, le informazioni erano “N/A”. Mi sa che ci vorrà ancora un po’ di tempo prima che mettano a posto la tecnologia e le procedure.
Foto? Una ragazza scandiva il suo rap a mezza-voce mentre la carrozza graffiti-free voluta da Giuliani durante il suo mandato come Sindaco della Grande Mela sferragliava sui binari della linea locale …
Informaticamente parlando, non mi pare una roba così difficile.
Stessa cosa che ho pensato, ma il diavolo deve essere nei dettagli 🙂
Forse anche in America fanno gli appalti al massimo ribasso? 🙂
yesssss 🙂