Buffo scoprire le tante cose che ti mancano quando vivi in un paese estremamente differente da quello nel quale la tua cultura è maturata. Cose che si danno per scontate e contribuiscono a creare un “quotidiano” che semplicemente non percepisci più, ma senza riuscire analiticamente a comprenderne la composizione.
Stamani a piedi in Via Turati, tagliando per Via dell’Annunciata a trovare le mie tre veterinarie preferite, poi su per via Garibaldi per comprare un paio di magliette da Patagonia dove trovo sempre modo di chiacchierare (e stamani anche di farmi offrire un caffè). Giù fino in via Rovello, sempre a piedi, a incontrare il Giapponese Vestale delle Signore Tedesche a Telemetro, che continua a volermi far incontrare con il Sig. Summilux, ma sono riuscito ancora una volta a non suggellare questo matrimonio, (economicamente insano).
Poi Piazza Duomo, e la foresta di aste selfie che gli ambulanti ti propongono quando eri appena riuscito a seminare il Senegalese e i suoi libri, che è riuscito stavolta a reagire prontamente alla mia risposta in arabo e mi ha tampinato per 300 metri mescolando anche lui l’Italiano con la lingua dell’Islam.
Foto? Un po’ di techno-aborigeno in Piazza Mercanti …
Bentornato in Italia! 🙂
Primula
Grazie Prof!
Ciao e Auguri di Buon Natale e Buon Anno!
Provocatore! Un abbraccio 🙂