Farsi il giovedì mattina alle 7 la tratta Dubai-Abu Dhabi era, fino a un annetto fa, come volersi imbucare in una serie di rallentamenti e code. Le prime subito fuori dall’aeroporto, dove il flusso da Sharja era duro e pesante, poi intorno a Downtown, mentre vedevi scorrerre il missile del Burji – siringa verso il cielo.
L’area intorno alla Mall of The Emirates era solo un assaggio di quello che poi la raffica di code Internet City, Dubai Marina e Jebel Ali ti avrebbe fatto patire. Poi liscio fino a quando non sominciavi a percepire il traffico della Capitale.
Adesso no. L’olio ha calmato parzialmente la tempestuosa crescita economica della zona come leggende vuole facessero le caravelle per calmare il mare in burrasca. “Olio” nel senso “prezzo per barile”.
Il Caronte di stamani ha cominciato il suo turno alle 4, e devo essere stato il primo passeggero assurdamente colloquiale anche per avergli semplicemente augurato “Goodmorning mate, you doing good?”, facendo nascere il sospetto che io sia sicuramente un agente in borghese di qualche Authority locale, o ancora peggio piovuto da un altro pianeta.
Guida da 14 anni in queste strade, e ne potrebbe testimoniare l’evoluzione se non fosse che il nostro dialogo sale sopra il monosillabo solo per esprimere e rafforzare concetti attraverso la ripetizione di oggettivi. “Traffic was bad bad time time ago, now better better”. “Sheik Zayed road was very very dangerous, now very-ok very-ok”.
Ho davanti a me, in rapida successione, barba, doccia, abbigliamento da prima comunione e una giornata lunga lunga, dopo aver dormito dentro un sigaro volante quasi tutte le 6 ore dal decollo all’atterraggio: meglio farsene una ragione, che alla fine questo lavoro mi piace veramente.
Foto? Caronte mi osserva ….
E ti osserva sospettoso. Credo che se il tuo lavoro non ti piacesse faresti davvero fatica a mantenere i tuoi ritmi
Il fatto che tu abbia scritto questo post significa che sei sopravvissuto al tassista, che con quello sguardo riflesso nel retrovisore, mi ricorda la scena di Shining in cui Jack Nicholson infila la faccia nella porta semidistrutta. Paura!
Comunque la categoria in questo momento mi inquieta non poco… saluto romano e tirapugni di sicuro non mi tranquillizzano circa la sanità mentale di questi signori.
Un abbraccione my bro
Sfondi uno sportello di taxi aperto, fratello mio: come sai io non sono tenero con la categoria …