Quando ieri sera sono uscito dalla stazione di Teatralnaya, a lato del Cremlino, ho attraversato la Piazza della Rivoluzione, camminando fino alla Piazza del Teatro, fermandomi davanti al Bolshoi, prima di arrivare all’ostello che mi ospita da queste parti.

Ho salutato anche Carletto Marx, passando sotto la sua statua, con la scritta che recita (ma date per scontato che il mio russo sia arrugginito) “proletari di tutto il mondo unitevi!“, in citazione dal Manifesto del Partito Comunista: un po’ di luminarie in eredità al Natale Ortodosso e forse anche alla Festa della Rivoluzione, o di qualcosa di simile, sono state piantate qui e davanti all’accesso del Kremlin dalla parte opposta della piazza.

Mosca è cambiata tantissimo in questa quindicina d’anni: palazzi restaurati e ripuliti, traffico migliorato, e un senso di cura che emerge in modo deciso.

Foto? Ovvio, le luci a festa vicino alla statua di Karl, e davanti al tempio del balletto …

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It's been almost 50 years that I travel across the word (and the 7 seas), on business or vacation, but always carrying with me a Leica camera. I started keeping this kind of journal a while ago. Even if sometime I disappear for ages, I'm then coming back with semi-regular updates: publishing is a kind of mirroring of my state and emotions, and you need to take it as it is. All published photos are mine.

6 Comment on “Le Luci di Marx

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